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Granata dall'Europa

Piani inclinati

Michele Cercone Columnist 
Torna un nuovo episodio della rubrica di Michele Cercone Granata dall'Europa

Il piano inclinato preparato in estate da Cairo e Vagnati continua a far scorrere inesorabilmente verso il fondo una squadra senza la qualità e il carattere necessari per assicurarsi almeno un piazzamento a metà classifica. L’ennesima riprova viene da una partita giocata con la quasi certezza di perdere fin dall’inizio. Il compitino dei giocatori in campo ha reso la vita del Napoli piuttosto semplice. Le solite amnesie individuali, stavolta estesa anche a centrocampo e attacco, hanno poi garantito che una volta passati in svantaggio non si fosse più in grado neanche di sperare in un mesto pareggio. Anche Vanoli e’ ormai incapace, per inesperienza e mancanza di coraggio, di cercare nuove strade, e continua a battere sentieri a lui familiari, che pero' puntano pericolosamente verso la retrocessione. Per i tifosi del Toro pero' tutto questo è ormai relativo, l’attenzione non è più concentrata sul campo ma sul rapporto ormai degenerato e insostenibile con società, al centro di feroci polemiche e contestazioni, con i tifosi che chiedono a gran voce una cessione. In effetti non sembra esserci altra via d’uscita: il punto di non ritorno è stato ampiamente superato e questa società non rappresenta più il sentire comune e le ambizioni dei tifosi. Mai nella storia del Toro si è vissuta una frattura cosi’ grave e insanabile tra sostenitori e proprietà, e di questa situazione i tifosi hanno ben poca colpa. Dopo venti anni di mediocrità auto-inflitta, di promesse al vento e di de-granatizzazione del Torino FC, i sostenitori hanno ormai capito che non ci si può riconoscere in questo Torino FC di plastica.

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Le parole di Pulici in una recente intervista hanno illustrato bene il piano inclinato che fin dagli inizi, inesorabilmente, ha portato il Torino FC alla situazione attuale. La mancanza di anima e tradizione che ha caratterizzato la presidenza  Cairo è testimoniata dall’uomo più rappresentativo dello spirito e dei valori del Toro, Paolino Pulici, definito ‘’difficile da collocare’’. Ora dire un'eresia del genere equivale a dire che non si sa dove collocare la stella polare o l'ago di una bussola. Non si tratta solo di non conoscere la storia di una delle società più gloriose del nostro campionato, ma soprattutto di non capire assolutamente come la vera ricchezza del Toro ( anche nei termini economici e finanziari, gli unici conosciuti dal Torino FC) siano i suoi tifosi, la sua storia, il suo leggendario marchio. Sulle fondamenta aridi calcoli senz’anima, Cairo (che si appresta a superare Pianelli come presidente più longevo della nostra storia) ha creato il piano inclinato che oggi lo porta a stabilire contemporaneamente due record: quello di durata è quello di totale assenza di risultati. Il ventennio trascorso ha rappresentato nei fatti l’unico senza trofei, finali, lotte per un qualsiasi traguardo che non fosse mediocre. L'unica attesa dei tifosi è quella di novità che corroborino le voci di passaggio di mano. Le parole di Cairo hanno acceso qualche minima speranza di una cessione della quale però non sembrano esserci segni concreti al momento. Il continuo rincorrersi di voci su potenziali acquirenti sembra spegnere più che confermare l’idea che qualcosa stia succedendo. Tuttavia, le leggi della fisica sono incontrastabili, e la biglia poggiata su un piano inclinato è destinata, che lo voglia o meno, a seguire il suo percorso obbligato. I ventenni finiscono: questo, di fatto, è già terminato.

Il Toro, il giornalismo e l'Europa da sempre nel cuore. Degli ultimi due ho fatto la mia professione principale; il primo rimane la mia grande passione. Inviato, corrispondente, poi portavoce e manager della comunicazione per Commissione e Parlamento Ue, mi occupo soprattutto di politica e affari europei. Da sempre appassionato di sport, mi sono concesso anche qualche interessante esperienza professionale nel mondo del calcio da responsabile della comunicazione di Casa Azzurri. Osservo con curiosità il mondo da Bruxelles, con il Toro nel cuore. Mi esprimo a titolo esclusivamente personale e totalmente gratuito.