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In occasione della trasferta di Siena per la Coppa Italia rinnoviamo il nostro appuntamento con i ‘Granata in Tour’ con alcuni consigli pratici sulla trasferta, sia per quel che riguarda lo stadio che la permanenza nel capoluogo toscano.Lo stadio Artemio Franchi è uno de più vecchi d’Italia e lo dimostra ampiamente, datato com’è 1938 e rammodernato solo di recente, ma con copertura che interessa la sola tribuna centrale. Vanta una capienza di poco superiore ai 15 mila posto (per la precisione 15.373 posti) e in occasione della partita di Coppa la società ha deciso di praticare prezzi molto popolari. I tagliandi per il Settore Ospiti, acquistabili soltanto sino alle 19 di questa sera e riservati ai soli possessori della Tessera del tifoso, costano 10 euro prevendita inclusa. In alternativa si potrà andare in Tribuna coperta ‘Danilo Nannini’ a 15 euro.
COME ARRIVARE – Da Torino ci sono 450 chilometri da percorrere e la via più semplice resta l’autostrada del Sole fino a Firenze Certosa. Da qui bisogna prendere il Raccordo Siena-Bettolle fino al casello Valdichiana. Stesso discorso per chi arrivi da Sud. Si può giungere anche in treno ma resta più complicato, visto che esistono sole le linee da Firenze e da Grosseto, oppure ancora in bus, sempre da queste due città.
COSA VEDERE – Ovviamente c’è solo l’imbarazzo della scelta e dei gusti, soprattutto per chi non ami l’arte moderna e contemporanea. Da Piazza del Campo alla Torre del Mangia, dal Duomo al Battistero passando per Palazzo Comunale, le Logge del Papa o ancora la Fortezza Medicea è comunque uno spettacolo. Così come la visita nelle varie contade cittadine, ricche di storia e di cultura. E nei dintorni meritano assolutamente una visita sia San Gimignano che Chiusdino, oltre ovviamente alla zona del Chianti.
COSA MANGIARE – Anche qui va a gusto ma ce n’è per tutti, con la tipica cucina toscana accompagnata da un buon Chianti o per gli intenditori da un Morellino o da un Brunello. Da provare assolutamente i pici, specie di spaghetti più grossi e fatti a mano conditi normalmente con sugo di carne. E ancora la tipica pasta e fagioli, la ribollita, il cinghiale con le olive, gli arrosti e le bistecche, ma anche i dolci come il Panforte, i Ricciarelli, il Panpepato.Redazione TN
(foto M.Dreosti)
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