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I buoni propositi per un nuovo anno da granata

Baselli
Buonanotte granata/ Salutiamo il 2016 che arriva, con i buoni propositi per vivere al meglio un anno da granata
Cristina Raviola

Eccoci qui, a cavallo tra due anni, nella consueta speranza che il prossimo sia migliore di quello che ci sta salutando. Tempo di mangiate e bevute, di feste, di auguri e di buoni propositi. Progetti che, puntualmente tra 365 giorni, ci accorgeremo di non aver mantenuto. Però stanotte, mentre brindo al futuro che arriva, proverò comunque a formulare qualche progetto per il nuovo anno da tifosa granata.

Imparare l’inutilità delle critiche non costruttive. Eh già, il Toro fa arrabbiare, e anche tanto. In questo periodo poi, siamo tutti delusi. Il derby di coppa e l’ultima giornata prima della sosta, in quella gara scialba contro l’Udinese, il nostro orgoglio è stato ferito e calpestato. La rabbia ha parlato tanto, ma non serve a nulla, nemmeno a sfogarsi, perchè, dopo la contestazione, rimango amareggiata quanto prima. La lucidità non è roba per tifosi, ma sicuramente è più utile ad analizzare e capire certe situazioni.

Insegnare il Toro. Ho tre nipoti, e la più piccola ha imparato da poco a dire “Toro”, sciogliendo il cuore della zia, come cioccolato al sole. Il bello dell’essere granata è la forza che c’è nella continuità, di generazione in generazione, nella passione che i nostri genitori e nonni ci hanno messo per lasciarci tra le dita e nel cuore la storia e la leggenda del Toro. Parte di ciò che ci permette di essere granata fino al midollo è l’insegnamento, da riportare ai piccoli. Perché il Toro più bello è il loro, e per questo noi mettiamo i mattoni.

Non dimenticare il Toro. Il 31 dicembre si butta via il peggio di quest’anno, e credo che molti di noi, in diversi ambiti, abbiamo tanto di cui riempire il cassonetto. Ma per quanto riguarda il Toro no. C’è stato Bilbao, la gara con lo Zenit in cui ci siamo sentiti tutti un po’più granata, il derby di maggio, i successi della nostra grande Primavera, un’estate che sembrava (e potrebbe ancora essere) indizio di una stagione promettente, all’insegna dei giovani acquisti e la posa della prima pietra, per il nostro ritorno a casa. Il 2015 del Toro è stato anche tutto questo e non voglio dimenticarlo.

A tutti voi, che state festeggiando con i vostri amici, abbracciando i vostri amori e sperando in un anno pieno di gioia, auguro il meglio che la vita possa portarvi. Con qualche sorpresa in più, che vi lasci a bocca aperta.

Buonanotte granata… e Buon anno!

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