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Il Belotti pensiero per crescere davvero

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: questo Toro deve puntare a crescere con più determinazione
Vincenzo Chiarizia

L’entusiasmo di inizio anno per il tipo di campionato che il Toro avrebbe potuto fare è passato e oggi ci rendiamo conto che probabilmente questa stagione sarà la fotocopia di quelle precedenti. Con Cairo presidente va detto che ci sono stati momenti bui, soprattutto nelle prime stagioni, ma va anche ammesso che ormai la squadra è in Serie A da diversi anni, per cui un miglioramento da quando il presidente ha preso in mano la società oggettivamente c’è stato.

Ma da un paio di anni a questa parte il miglioramento si è arrestato. Dopo la prima stagione in A dell’era Ventura conclusasi con 39 punti, l’anno seguente è stata raggiunta l’Europa League con una stagione esaltante, qualificandosi anche grazie ai problemi finanziari del Parma. Nell’anno seguente è stato raggiunto il momento più gaudente con la vittoria al San Mamès, stadio dove lo scrivente era presente, per poi finire la stagione con 54 punti al nono posto. La vittoria di Bilbao e il derby vinto dopo venti anni addolcirono la pillola di aver fatto meno bene in campionato rispetto all’anno prima. Il ciclo di Ventura si è poi chiuso mestamente nella stagione 2015/2016 con un dodicesimo posto e 45 punti in cascina. Quest’anno la squadra granata è partita alla grande, salvo poi sgonfiarsi nel momento topico della stagione. Il mese di gennaio ha evidenziato tutte le lacune dell’undici di Mihajlovic.

Oggi il Toro è una modella bellissima vestita male o come una fuoriserie a metano.

Domenica il Toro ha vinto 5 a 3 con il Pescara. Felicità per i tre punti che mancavano da troppo tempo, ma il mio stato d’animo è quello di Andrea Belotti che nel post gara ha mostrato incredulità e rabbia (anche lui idealmente con gli “occhi sgranata”) nell’aver concesso i tre gol al Pescara dopo una partita del genere. Perché giustamente il primo pensiero che sale in testa è che se il Toro si prende queste pause domenica prossima a Roma contro i giallorossi, come finisce? Invece Sinisa Mihajlovic ha tirato fuori un concetto di venturiana memoria parlando di processo di crescita. Ecco, non posso essere d’accordo con il mister, perché se hai il quarto attacco del campionato (frutto di buoni investimenti in sede di mercato estivo) devi poter fare di più. La fase difensiva purtroppo è ancora da rivedere e concedere tre gol in dieci minuti ad una formazione che, in questo campionato, tre gol fatti sul tabellino li ha visti solo grazie al giudice sportivo in Sassuolo – Pescara, ha dell’incredibile e non può consentire di parlare di processo di crescita. Mi piace invece ricollegarmi al cuore e alla testa del già citato Belotti, il vero leader della squadra, che nonostante la vittoria evidenzia la necessità di migliorare ancora, non nascondendo il suo disappunto.

Coraggio Toro, i tifosi sono con te. Resta unito, affamato e concentrato.

 

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