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columnist
La scorsa settimana avevo chiesto "mai più un'altra Carpi" e, sfortunatamente, io e quel restante milione di tifosi granata, non siamo stati accontentati. Non solo si è perso, e già solo questo brucia, ma proprio non abbiamo giocato, che è ancora peggio che giocare male. In fondo si chiedeva di scendere in campo per continuare un sogno, per giocare senza nulla da perdere. Era come essere al casinò e vedersi piovere dal cielo 100 euro: che fai, li giochi senza nemmeno pensarci, giusto? Tanto se ti va bene, vinci, se ti va male, non ci perdi nulla. Questa era la leggerezza con cui si doveva affrontare la sfida: me la gioco sfrontatamente, se vinco sono primo in classifica, se perdo sono comunque in linea col campionato che voglio fare. Fossi stato Mazzarri avrei detto ai ragazzi: "Giocate con attenzione e dedizione perché siete dei professionisti, ma oggi giocate anche con la spensieratezza di quando eravate bambini e correvate dietro ad un pallone sognando un giorno di poter giocare una partita come questa, una partita che valesse il primato in classifica". Invece nel dopo partita sento Mazzarri dire che "forse non li ho terrorizzati abbastanza i miei giocatori" e mi cascano le braccia perché l'errore più grande è stato proprio quello di affrontare il Lecce con la stessa formazione con cui si è giocato in trasferta contro l'Atalanta, cioè con un undici estremamente abbottonato. È lì che il mister ha trasmesso il messaggio opposto a quello che avrebbe dovuto dare. D'altronde se uno va in alta montagna e si veste appropriato al clima che là troverà, non è che il weekend dopo si veste alla stessa maniera anche per andare a fare un giro in centro perché si era trovato benissimo con quei capi addosso!
https://www.toronews.net/toro/a-tifare-toro-non-ci-si-annoia-mai/
Si era parlato di svolta, di salto di qualità definitivo soprattutto a livello mentale, eppure qualcuno, nel 2019, ben lontani quindi dal Medio Evo, ha avuto il coraggio di parlare di "tirarsi la sfiga addosso" come se i risultati di una squadra dipendessero dagli articoli dei giornalisti…
La realtà è più semplice di quanto si voglia ammettere. La squadra ha delle lacune che spesso vengono mascherate, ma che in determinate circostanze purtroppo vengono acuite. Il club nella persona di Cairo ha fatto delle scelte conservative ed ha rinforzato la rosa nei tempi e nei modi che tutti noi conosciamo, sperando che il cammino in campionato seguisse il trend positivo dell'anno scorso. Sono scelte e, come tutte le scelte, non sono giuste o sbagliate a priori ed hanno in un senso o nell'altro una percentuale più o meno alta di rischio. Il Toro ha fallito la partita col Lecce ma sono sicuro che saprà riscattarsi nella trasferta con la Samp. È questo che ci racconta la storia di Mazzarri sulla panchina granata: in generale molto bene, qualche scivolone, ma mai in tilt per due partite di seguito.
https://www.toronews.net/columnist/toro-mai-piu-unaltra-carpi/
La stagione è immensamente lunga, tutto può ancora essere, la gara di lunedì va archiviata alla voce rimpianti, ma va comunque archiviata senza strascichi. Statisticamente non c'è nulla di strano in quello che è successo finora: stiamo parlando del Toro, cioè di una squadra che dal '49 ad oggi ha dato grandi soddisfazioni ai suoi tifosi centellinandole a macchia di leopardo e alternandole a periodi non sempre felici. Ma parliamo anche di una squadra amata dai suoi tifosi per certe caratteristiche che poco hanno a che fare col palmarès. Chi scuote la testa e dice "il solito Toro", in realtà dovrebbe dire "il Toro, punto e basta": se il Toro fosse qualcos'altro, magari anche più vincente, lo ameremmo davvero alla stessa maniera?
Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.
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