Una partita da stropicciarsi gli occhi. È quello che è stato Sassuolo-Torino per noi tifosi granata. Nelle chat che ognuno di noi ha con amici, colleghi o compagni del calcetto si è scatenata la gara a stabilire da quanto tempo non vedevamo giocare il Toro così bene: chi diceva due anni, chi cinque, chi datava la cosa ancora più indietro nel tempo. Di sicuro c'è che nemmeno il più ottimista fra di noi si sarebbe aspettato una squadra così compatta, aggressiva, qualitativamente valida e gagliarda come quella vista in campo al Mapei Stadium. Qualche avvisaglia c'era stata contro la Salernitana, ma la pochezza dell'avversario aveva un po' ridimensionato la rotonda vittoria di Ansaldi e compagni. Si era giochicchiato a tratti anche bene coi campani, ma nulla faceva presagire ad una prestazione di tale livello ed intensità contro una squadra impegnativa da affrontare come il Sassuolo di Dionisi. Un pressing forsennato a tutto campo, la palla che girava veloce con tantissimi tocchi di prima, piedi buoni in campo a creare finalmente trame di gioco interessanti e tanta "garra" da Toro: se questo è un sogno, per favore non svegliatemi! Da qui a fine campionato non pretendo di vedere vittorie come questa, ma darei qualunque cosa per vedere questa squadra giocare in questa maniera per il resto della stagione.
Il Granata della porta accanto
Se è un sogno, non svegliatemi
Torna la rubrica di Alessandro Costantino: "Una partita da stropicciarsi gli occhi: darei qualunque cosa per vedere questa squadra giocare così per il resto della stagione"
Volevo intitolare questo pezzo "La scintilla" perché spero ardentemente che a Reggio Emilia sia finalmente scoccata la scintilla che accenderà e infiammerà la stagione del Torino. La sfortuna come sempre ci ha voluto mettere lo zampino in occasione dei due pali e soprattutto dell'infortunio di Praet che ci auguriamo essere il più lieve possibile. Il belga e Brekalo sono sembrati il vero valore aggiunto di questa squadra che aveva bisogno come l'acqua nel deserto di gente dai piedi buoni e dalla mente sgombra. Finalmente ci si è potuti permettere il lusso di avere in panchina ricambi che in altri momenti sarebbero stati titolari insostituibili come Mandragora, Ansaldi o Pjaca. E poi se anche il tanto bistrattato Milinkovic Savic si mette anche a fare il portiere con quell'intervento decisivo al novantesimo allora pensare che davvero si potrà vedere un altro Toro in questa stagione è più che lecito. Per il momento mi godo la vittoria e ancor di più la sontuosa prestazione, oltre al vantaggio in classifica sulla Juve. Se è un sogno, per favore, non svegliatemi: dopo gli incubi delle ultime due stagioni avevo proprio bisogno di qualcosa del genere.
Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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