Il Granata Della Porta Accanto

Siamo nelle mani di Vagnati

davide vagnati
Perché l'impatto delle idee di Juric sia totale sul Toro, sarà fondamentale il lavoro del ds sul mercato

È arrivato Juric, viva Juric! Ho già espresso alcune mie perplessità sulla scelta di Juric contestualizzandola all'interno dello "stile" dell'attuale gestione della società Torino FC: il problema non è Juric che, anzi, potrebbe avere quelle caratteristiche giuste per esaltarsi in una piazza come quella granata, semmai quanto Juric sarà ascoltato ed assecondato a 360 gradi dal presidente Cairo. Ed il punto in questione purtroppo non è di irrilevante importanza…

Perché l'impatto delle idee di Juric sia totale sul mondo Toro, sarà fondamentale che il suo modo di lavorare sia recepito il più possibile da tutte le componenti societarie. Abbiamo già visto che è stato accontento sulla scelta della sede del ritiro estivo e questo, onestamente, mi pare un primo positivo ed importante segnale che la strada giusta per una proficua collaborazione sia stata imboccata. Quello che però farà la differenza sulle sorti della prossima stagione del Toro sarà il contributo che la società, in particolare il ds Vagnati, darà a Juric sulle questioni di mercato. Il tecnico croato è stato ufficializzato ed ha già fatto un primo giro a Torino per prendere visione delle strutture, in particolare il Filadelfia, ma ancora non ha rilasciato nessuna dichiarazione da neo tecnico granata per cui non possiamo sapere quali sono i suoi programmi ed il suo piano per plasmare la squadra in relazione alle sue idee di calcio. Nè, appunto, conosciamo come ha impostato il lavoro da fare sul mercato con Vagnati. Considerato che l'opinione pubblica è unanime sulla necessità di una rivoluzione ampia ed abbondante della rosa attuale, mi viene da pensare che siamo nelle mani di Vagnati, perché solo lui può effettivamente trovare il modo di cedere chi va ceduto e possibilmente trovare i profili giusti in sostituzione di chi parte. Sono convinto che Vagnati, a cui chiaramente va data come attenuante la disponibilità o meno del presidente Cairo ad investire in entrata e a "perdere" eventualmente qualcosa sulle uscite, si giochi gran parte della sua carriera futura in questa sessione di mercato. Le ultime due stagioni gestite dal ds, quella con la Spal culminata con la retrocessione dei ferraresi e quest'ultima col Toro dove a momenti ci scappa il bis, sono state a dir poco fallimentari nei risultati e nelle scelte e per un giovane direttore sportivo qual è l'ex spallino sbagliare una terza stagione consecutivamente in A vorrebbe dire mettere una pietra tombale sulle future possibilità di carriera ad alto livello, con un ritorno a dimensioni più basse come la serie C o, a dir tanto, la B.

Di sicuro il lavoro che aspetta Vagnati non è dei più semplici, a cominciare dai nodi Sirigu e Belotti. Se l'Italia andrà avanti fino all'atto finale di Euro2020 (si chiama ancora così nonostante siamo nel 2021…), il portiere ed il capitano saranno impegnati ben oltre la data del raduno fissato per il 6 luglio e per di più avranno ancora le meritate vacanze da fare: a ciò si aggiungeranno le voci di mercato che li coinvolgeranno con il risultato che a fine luglio il Torino potrebbe ritrovarsi senza certezza alcuna sui titolari di due ruoli fondamentali come il portiere e la punta.

Per non parlare della cessione di giocatori con un valore a bilancio, sia in termini di acquisto che di stipendio, assolutamente fuori mercato per il livello delle proprie prestazioni recenti (Verdi, Zaza, Rodriguez, Linetty, Lyanco). Tutte spine che il ds dovrà gestire senza troppi margini di errore e soprattutto senza tirare troppo alla lunga le varie "telenovelas" perché sappiamo tutti quanto sia importante per un tecnico nuovo avere un gruppo il più possibile formato durante il ritiro al fine di trasmettere e sedimentare al suo interno le proprie idee e le proprie metodologie di lavoro.

Insomma, siamo nelle mani di Vagnati: sulla carta avrebbe dovuto essere il primo a pagare per la scellerata stagione della squadra, ma il presidente ha voluto continuare con lui assumendosi le responsabilità di un'altra decisione "ambigua". I prossimi due mesi, senza ulteriore appello, ci diranno se è stata la scelta giusta.

Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.

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