columnist

Il Guazzabuglio

Renato Tubere
Io sto con Balotelli! - Assist di tacco a Montolivo per il gol dell'1-0 e zampata da Re Leone con la nazionale in dieci a inizio ripresa. “Oh Balotelli, he's fucking class!” Si compie nello stadio che, alcuni fa, lo fischiò e lo...

Io sto con Balotelli! - Assist di tacco a Montolivo per il gol dell'1-0 e zampata da Re Leone con la nazionale in dieci a inizio ripresa. “Oh Balotelli, he's fucking class!” Si compie nello stadio che, alcuni fa, lo fischiò e lo insultò indispettito durante una semifinale di Champions League contro il Barcellona per un tiraccio in curva Nord la vendetta di un uomo-contro. Non sarà simpatico, magari le buone maniere non gli apparterranno mai, ma carattere ne ha da vendere il ragazzo di origini ghanesi cresciuto a Lumezzane, Brescia. Uno destinato a spaccare eternamente in favorevoli e contrari gli appassionati di calcio. Mourinho ne rallentò la crescita calcistica chiedendogli – con quei piedi non certo raffinati, con quel fisicaccio da boscaiolo, ma ci pensate che grave errore questo dello Special One? – di fare l'esterno alto in attacco. Mancini lo sta lentamente riportando all'unico ruolo che può realmente ricoprire, quello di centravanti. Balotelli più passa il tempo più mi ricorda (calcisticamente parlando, of course!) una delle bandiere del Toro di Radice: Ciccio Graziani. Che fumi, vada a donne piuttosto che a bersi in santa pace qualche long drink o a fare scherzi con i suoi amici occasionali su a Manchester o in corso Como a Milano, a me e alla stragrande maggioranza dei tifosi del Manchester City non può fregare di meno. Alla stampa dovrebbe invece interessare di più il suo encomiabile impegno nel sociale sia in Inghilterra che qui in Italia: ma vuoi mettere quante copie si vendono spettegolando della sua liason con Raffaella Fico e del loro presunto bebè in arrivo? Finchè giocherà come ieri sera guai a chi mi tocca Mario Balotelli: io starò sempre dalla sua parte, sapete perchè? Io adoro chi gioca bene a calcio scandalizzando i benpensanti!Messi, sempre Messi, fortissimamente Messi – Il calcio non è solo uno sport di squadra. Quanto contano affiatamento, bravura nell'attaccare o nel difendere, carattere, una tattica di gioco vincente? Poco o nulla, credetemi, quando puoi schierare un vero artista del calcio! Da Valentino Mazzola a Puskas, da Schiaffino a Pelè, da Bobby Moore a Rivera, da Cruyff a Maradona fino al fenomeno del calcio di oggi, vale a dire Leo Messi, milioni di calciofili, al di là del club per cui tifano, eleggono all'unanimità il loro favorito. La Pulce argentina, sia in nazionale che nel Barcellona, distilla giocate, assist, gol con la stessa frequenza con cui il barista distribuisce tazzine di caffè. Emblematica la sua foto, apparsa sui principali quotidiani sudamericani, con uno dei segnalinee al termine della vittoriosa trasferta di ieri della sua nazionale in Cile (gol decisivo, manco a dirlo, il suo!). Quelli come Leo Messi sono la dimostrazione vivente che il calcio non è solo uno sport. Il calcio, quando a praticarlo è questo 25enne fenomeno di Rosario, uno che ha rischiato di restare invalido alla tenera età di 12 anni, uno recuperato alla vita prima ancor prima che al suo sport preferito dal Barcellona, è Arte con la A maiuscola!Meroni il Genio - “Un uomo che porta a spasso una gallina è un Genio! Anticonformista, artista nella vita e in campo: lui ascoltava i Beatles, dipingeva quadri e scriveva poesie. Avrei voluto stringerLe la mano per congratularmi con Lei, caro Gigi! Per quel suo modo di essere che è solo dei Geni”: così un tifoso napoletano scrisse di e a Gigi Meroni all'indomani della sua tragica scomparsa. E' l'omaggio più sincero e più toccante che ho trovato in giro sul web del campione che – non me ne vogliano gli amici granata – ritengo il più importante simbolo dell'epopea granata. Ero ancora bambino quando Gigi morì. Senza se e senza ma, per caso avete conosciuto un altro protagonista dello sport italiano così intelligente, colto, sensibile, anticonformista, educato? Io no! Peccato che a goderselo siano da tanti, troppi anni solamente gli angeli del paradiso …Renato Tubère