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Il Guazzabuglio

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 OCCHIO AL GUERRIERO RADJA -
Renato Tubere

 

OCCHIO AL GUERRIERO RADJA - Nel Cagliari fanalino di coda che affronterà il Torino domenica spicca la figura di un centrocampista tosto e molto ambizioso. Radja Nainggolan, 24enne belga di origini indonesiane, ha appena rinnovato per il club che lo ha prelevato dal Piacenza nel 2010 per altre tre stagioni. Nei piani della società isolana è la sirena con cui il presidente Cellino tenterà di ammaliare qualche danaroso club italiano o, molto più probabilmente, europeo. Dinamico, più portato a distruggere che a costruire il gioco, la maggior parte dei palloni passano sempre dalle sue parti. Nainggolan sa di non aver dato il meglio di sé in questo tormentato inizio. L’avvicendamento in panchina di Ficcadenti con l’inedita coppia Lopez-Pulga lo scuoterà dal suo attuale torpore? Credo che Giampiero Ventura farà bene a mettere in guardia i suoi giocatori da questo talento non del tutto sbocciato. Occhio al guerriero Radja, occhio alla sua voglia di rivalsa: certi tram, nella vita, passano solo una volta e, nel suo caso, se li perdesse addio per sempre ai grandi ingaggi!

 

SCOMMETTI E GIOCHI A CALCIO? MEGLIO DI NO IN INGHILTERRA! - Mentre in Italia fatichiamo a capire perché dei milionari in mutande che corrono dietro a un pallone si facciano prendere dal trip delle scommesse, nel Regno Unito su questo argomento non hanno dubbi. Lassù ci sono regole che ogni calciatore professionista s'impegna a rispettare nel momento in cui firma un contratto: e se non lo fa? Domandatelo a Michael Chopra, discreto attaccante 29enne dell'Ipswich Town, club di Championship: la serie B inglese, per intenderci. Oppure ai giovani del Manchester United Mark Wilson e James Coppinger, entrambi prestati al glorioso Nottingham Forest. Cos’hanno combinato questi calciatori? Giocavano regolarmente alle corse dei cavalli, frequentando assiduamente allibratori di loro fiducia e – cosa ancor più grave – lasciando debiti da pagare sempre più importanti. Le scommesse sono lassù un'industria florida che non ammette comportamenti opachi. Gli allibratori in questione - professionisti che raccolgono scommesse anche su gare di calcio nazionali e internazionali - si sono rivolti perciò alle autorità per denunciare gli ammanchi e hanno fatto i nomi dei loro clienti inadempienti: calciatori professionisti? Che scandalo! Chopra e compagni si sono visti immediatamente sequestrare gli stipendi fino all'ultimo penny da Ipswich e Forest. Le loro carriere sono praticamente finite anche perché, al di là dei debiti contratti, nessun dirigente calcistico inglese ammette che un suo dipendente – calciatore o allenatore – frequenti personaggi che potrebbero in qualsiasi momento inquinare lo spogliatoio allargando il giro delle scommesse, magari, dai cavalli al calcio stesso! Lassù non si scommette abitualmente se si gioca a calcio: da noi invece si fanno entrambe le cose e guai a parlare di etica comportamentale ai diretti interessati! L'Italia è un paese libero, ha risposto uno di loro. Libero sì, ma di sporcare l’immagine del proprio calcio di fronte all'opinione pubblica mondiale!

 

SOGNO O SON DESTO? - Ma insomma questo Toro andrà o no a svernare negli Emirati Arabi?Ancora non si sa. Intanto da laggiù giunge notizia che una copia quattro volte più grande del Taj Mahal, celebre mausoleo dell'India e patrimonio dell'umanità per l'UNESCO, verrà costruita a Dubai nei prossimi due anni. La costruzione, interamente in marmo, costerà quasi un miliardo di dollari. Il progetto comprende un hotel da 300 camere, 200 appartamenti di lusso e ogni ben di Dio in fatto di impianti sportivi. Nell'idea dei promotori sarà dedicato a chi vorrà sposarsi in un posto romantico (!!!) e dovrebbe diventare anche la sede dei ritiri invernali dei più grandi club calcistici del pianeta. Mi raccomando, caro presidente Cairo, in occasione del prossimo ritiro invernale programmato laggiù provi a contattare il suo ideatore e costruttore: il tycoon indiano Arun Mehra, presidente della Link Global Group. Se solo scoprisse su una semplice cartina geografica dove si trovano Torino e l'Italia, quest'uomo sarebbe il candidato ideale per la costruzione di un nuovo stadio di proprietà con annessi parcheggi per auto e bus, magari entrerebbe pure nell'attuale compagine societaria per rendere famoso il marchio del Toro in tutto il mondo e … sogno o son desto?

 

Renato Tubère

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