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Il Guazzabuglio

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A Udine lavori in corso. C'è stato chi alla vigilia aveva parlato di scontro diretto per la salvezza. Sbagliando di brutto! Ieri sia Toro che Udinese hanno dato l'impressione di essere invece due buone squadre con le medesime ambizioni....
Renato Tubere

A Udine lavori in corso. C'è stato chi alla vigilia aveva parlato di scontro diretto per la salvezza. Sbagliando di brutto! Ieri sia Toro che Udinese hanno dato l'impressione di essere invece due buone squadre con le medesime ambizioni. Centro-classifica? Così sembrerebbe dopo la partita arbitrata troppo all'inglese dal sopravvalutato Orsato. I friulani, imbottiti di giovani promesse a corto d'esperienza a centrocampo e in attacco, possono e devono far meglio. Salvati da una sconfitta ineluttabile per ben tre volte da pali, a lungo in balia del gioco avvolgente di Ventura, in attacco inesistenti o quasi: all'Udinese le cose miglioreranno soprattutto col rientro in pianta stabile dei due pezzi da novanta Di Natale e Pinzi. Che cominciano però ad avere i loro anni! Dopo la prestazione incolore di ieri a Udine è meglio che mettano bene in evidenza il cartello “Lavori in corso”. Ma veniamo ora ai granata.LIBIDINE? SOLO IN DIFESA, PER ORA -  Una sola palla gol concessa, su palla inattiva e allo scadere del recupero, a un avversario che mai o quasi mai chiude un incontro senza segnare: che libidine ieri la difesa del Toro! Gillet alias il Gatto di Liegi? Super-parata finale, da stropicciarsi gli occhi per quanto sa trasmettere sicurezza ai compagni e ai tifosi. Davanti a lui due ottimi terzini – Darmian addirittura stupefacente nei primi 45 minuti, D'Ambrosio meno scintillante ma comunque positivo sia nei contrasti che nel portar palla – che mai o quasi mai hanno dato spago ai pericolosissimi Basta e Armero. E i due centrali? Se di Ogbonna stupisce la disinvoltura con cui si sa gestire – non ricorda anche a voi un certo Paolo Maldini? - ieri sera Di Cesare, all'esordio assoluto, ha dato prova di come il duro lavoro in allenamento paghi a questi livelli. Considerato a torto un onesto mestierante dei campi di gioco, al massimo buono per la serie B, l'ex Vicenza si è preso la sua bella rivincita sui detrattori riducendo ai minimi termini gli avversari che passavano dalle sue parti. A sette dalla fine, stremato e in preda ai crampi, è uscito fra gli applausi scroscianti: bravo Valerio, mister Ventura aveva davvero ragione a non lasciarti andare allo Spezia!POCHE LUCI E QUALCHE OMBRA - In attacco il trio Stevanovic-Meggiorini-Sansone, nelle intenzioni di Ventura, non doveva offrire punti di riferimento ai tre della difesa friulana, ritenuti poco mobili e reattivi. Steva, Meggio e la pulce Sansone si sono mossi in continuazione, su questo non ci piove: peccato però che sia venuto a mancare uno straccio d'intesa fra loro! Un po' meglio le cose quando è entrato nell'ultima mezz'ora Bianchi. Molti storcono il naso di fronte a certi suoi errori di palleggio, a certe sue scelte azzardate di tiro. Ma la sua fisicità, il suo fare a sportellate con gagliardia contro chiunque, fan venire in mente il capo indiano che sotterra l'ascia di guerra davanti alla sua tribù adorante. Il turn over sarà anche necessario, ma di un guerriero di razza come Rolando non si dovrebbe mai fare a meno! E' ARRIVATO SANTANA, HAI CHIUSO! - Santana, hai chiuso! Pareva finito irrimediabilmente ai margini del calcio che conta. Eppure ai tempi della prima Fiorentina di Prandelli Alberto Santana correva, saltava l'uomo, dribblava e crossava con un'intensità e una precisione che mandava in visibilio la curva Fiesole. Poi un black out che lo ha visto perdere convinzione nei suoi mezzi. Lo scorso anno Santana ha forse toccato il fondo, partecipando attivamente alla retrocessione del Cesena inanellando prestazioni anonime. Ventura e Petrachi gli han forse concesso un'ultima occasione di riscatto: lui sta ripagando la loro fiducia alla grande. Lui a sinistra e Alessio Cerci a destra: perchè non giocarsela così domenica pomeriggio contro la Dea dell'ex Colantuono?Renato Tubère

(foto M.Dreosti)

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