columnist

Il Guazzabuglio

Renato Tubere
Genova? Occasione persa! Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così … Paolo Conte mi viene in soccorso nel descrivere le mie sensazioni al fischio finale di un Calvarese incredibilmente bravo. Dura la vita in...

Genova? Occasione persa! Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così … Paolo Conte mi viene in soccorso nel descrivere le mie sensazioni al fischio finale di un Calvarese incredibilmente bravo. Dura la vita in trasferta? Durissima! Soprattutto se, all'improvviso, viene a mancare la lucidità necessaria a blindare un risultato favorevole. Peccato, perchè quando Bianchi ha stampato in mezzo alla porta di Romero il rigore dell'uno a zero, la gente doriana è ammutolita di colpo. Reduce da tre vittorie di cui le prime due francamente fortunose, la Samp di Ferrara domenica scorsa fino a quel momento aveva mostrato i suoi limiti. In tutto il primo tempo tre palle gol arrivate solo grazie a clamorosi errori in disimpegno dei granata: il solo Maresca sembrava in giornata ma era poi calato vistosamente dopo l'intervallo. Palla al centro e al Toro, per garantirsi i tre punti, sarebbe bastato giocarsela alla … Ventura. Ritmi bassi, possesso palla insistito, niente distanze chilometriche fra un reparto e l'altro: niente di tutto ciò è successo! Complici i cambi stavolta poco comprensibili del mister genovese – Basha e Sansone non sarebbero stati più utili alla causa di Stevanovic e Sgrigna? - alla Samp è stato lasciato inspiegabilmente in mano fino al 95° il pallino del gioco. Non fosse stato per il gatto di Liegi alias Jean François Gillet ...

LA SIGNORIA DI UDINE - Domani sera a Torino non verrà a giocare un club qualsiasi. L'Udinese della famiglia Pozzo, a differenza delle altre squadre iscritte al nostro massimo campionato, è un’azienda condotta con sapienza e capacità che crea utili invece di generare perdite, permettendosi pure il lusso di arrivare terza per ben due campionati consecutivi. In poco meno di tre o quattro anni Pozzo e Larini hanno venduto a peso d'oro i signori Handanovic, Cuadrado, Zapata, Fernandes, Pazienza, Inler, Pepe, Asamoah, Isla, Denis, Floro Flores, Sanchez, Denis, Quagliarella, Iaquinta. Al loro posto però nessun campione a fine carriera, ma giovani promesse affamate di gloria e quindi disponibili a mettersi sempre in discussione sotto lo sguardo attento di Francesco Guidolin e di Totò Di Natale: due stelle fisse nel firmamento friulano! Ecco, la signoria dei Pozzo è la prova provata che nel calcio bisogna saper programmare, vedere lontano e non avere fretta. Lo stadio di proprietà, edificato senza chiedere favori a nessuno, alla fine del prossimo anno: ecco cosa faranno questi mecenati del calcio con i soldi ricavati da cotanti acquisti per la piazza che ha sempre creduto in loro. Vi pare poco, amici di Toronews?IL TEATRINO DI CELLINO - Dalle stelle alle stalle, cioè da Udine a Cagliari. Dove un presidente ambizioso quanto inosservante della legge ha iscritto, con il placet convinto di federazione e lega, il suo club alla stagione 2012/13 pur non avendo uno stadio dove giocare. Non solo! Sono stati pure venduti degli abbonamenti ai poveri tifosi cagliaritani mentre a Quartu Sant'Elena, prima cintura del capoluogo sardo, il vulcanico Cellino ha costruito uno cantiere definito pomposamente stadio di cui possiamo ammirare solo il prato, il settore distinti e l'impianto d'illuminazione. Risultato? Anarchia completa nel presente e nel futuro di questa gloriosa società vincitrice di uno scudetto nel 1969/70 grazie ai gol del fenomenale Gigi Riva e alle parate di Ricky Albertosi. E serie A in panne: a Cagliari orma si recita a soggetto, ma il teatrino di Cellino cosa ci riserverà nei prossimi giorni? E soprattutto cosa dovremo aspettarci da vertici del calcio italiano? Scommettiamo che Abete & CO tireranno a campare anche stavolta?Renato Tubère(foto M.Dreosti)