columnist

Il Guazzabuglio

Renato Tubere
L'importanza di avere Gazzi – Non è e non pretende di essere un regista. Ma, un poco alla volta, Alessandro Gazzi sta diventando il valore aggiunto del centrocampo costruito per questa serie A da Giampiero Ventura. Il suo compito...

L'importanza di avere Gazzi – Non è e non pretende di essere un regista. Ma, un poco alla volta, Alessandro Gazzi sta diventando il valore aggiunto del centrocampo costruito per questa serie A da Giampiero Ventura. Il suo compito principale, l'abbiamo visto domenica quando D'Ambrosio ha portato in vantaggio i granata sul Bologna, è tenere le distanze giuste fra i reparti. Ricordate cosa è successo dopo l'esultanza sotto la Maratona? Palla al centro e subito negli occhi del rosso di Feltre si è accesa una luce particolare. Non era la spia della riserva, anzi! Senso della posizione innato, grande efficacia nell'andare a pressare questo o quell'avversario, di Alessandro mi stupisce positivamente la calma che infonde nel quartetto della difesa cui va sempre o quasi a dettare il passaggio. Gli assalti alla baionetta dei giocatori rosso-blu non lo hanno assolutamente smontato. Quel che Ventura predica durante la settimana in allenamento, non buttare via il pallone come se scottasse ma cercare sempre di giocarlo in attesa che là davanti succeda qualcosa, non si realizzerebbe facilmente senza Gazzi. Un centrocampista completo come non se ne vedevano da anni, qui a Torino: che bravo Gianluca Petrachi ad assicurarselo!Arrivano i cinesi – Maledetta recessione, e non solo! Il calcio in Italia si trova ad affrontare oggi forse il momento più brutto. Decenni di rapporti sempre più tesi fra tifosi e club, di mancate riforme (in primis quella sugli impianti sportivi), di sovraesposizione in tv, di gravi scandali: chi osa parlare di possibile rilancio dello sport più amato dagl'italiani o è pazzo o è in malafede! Non è un caso che, finora, nessun emiro o sceicco o uomo d'affari indiano abbia pensato di comprarsi una squadra di calcio di serie A. Eppure pochi giorni fa, nella vicina Milano, sono sbarcati in avanscoperta i cinesi. Grazie ai buoni uffici della famiglia Lippi - Marcello, ex ct della nazionale azzurra e ora allenatore dello Guangzhou Evergrande, e il figlio Davide, mediatore di calciatori – alcuni facoltosi uomini d'affari, dopo aver visto il grande successo di questo sport nel loro paese, vorrebbero provare a realizzare affari anche da noi. Uno stadio costruito di qua, una partecipazione azionaria di là, il solito mega-centro commerciale da edificare su terreni che nascondono scorie industriali e pantegane, qualche mezz'ala o stopperone di Bejing o di Canton di contorno in cambio della gestione del merchandising dei nostri club più popolari in un mercato potenziale di ben 300/400 milioni di persone. Come cantava Lauzi negli Anni Sessanta: “Arrivano i cinesi, succede un quarantotto, si piazzano in salotto e non se ne vanno più!”. Ah questa globalizzazione imposta dall'alto …Viagra per giocare meglio ad alta quota? Mah! – Chi l'avrebbe detto? Nel Bolivar, uno dei club più famosi della Bolivia - 17 campionati vinti e una finale di Coppa Sudamericana persa nel 2004 contro i più quotati argentini del Boca Juniors - il fisioterapista Rodrigo Figueroa ha confessato qualche mese fa di aver somministrato per un periodo imprecisato ai suoi calciatori dosi della nota pillola blu, normalmente impiegata per migliorare le prestazioni sessuali. Il disinvolto personaggio in questione ha raccontato al giornale La Prensa di aver prescritto Viagra ad almeno nove giocatori della squadra In occasione di partite da giocare a La Paz, ad oltre 3.500 metri di altitudine. Perchè? Pare che le prestazioni di troppi atleti accusassero giramenti di testa, crampi, improvvisi sbalzi di pressione. Il buon Figueroa ha dapprima consultato la lista della Wada, l'agenzia mondiale antidoping. Accortosi che il Viagra non era fra le sostanze vietate lo ha mescolato assieme a un succo di frutta. L'attuale terzo posto nella LFPB, la Liga de Futbol Profesional Boliviano, del Bolivar non ci aiuta a comprendere l'effettiva utilità del Viagra durante le prestazioni agonistiche. Nel dopo-gara, invece, attendiamo succose rivelazioni di mogli o compagne delle cavie, pardòn, dei calciatori: oppure … dei loro vicini di casa!

 

Renato Tubère

 

(foto Dreosti)