Non voglio entrare nel merito delle petizioni, perché ognuno ha la sua idea e non vuole essere questo il luogo per gettare benzina sul fuoco di un’annosa diatriba tra tifosi. A prescindere da chi abbia ragione, l’unico dato ineccepibile della gestione di Urbano Cairo è quello che il presidente è stato in grado, con la sua gestione di tredici anni, di spaccare la tifoseria in due tronconi. Ecco perché non è così forte né la contestazione né lo sono gli attestati di stima.
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Il Toro e la spaccatura dei tifosi sull’operato del presidente
E’ davvero strano che in passato mai nessun presidente si riuscito a spaccare in due così la tifoseria. Tra i detrattori ci sono quelli che gli rinfacciano le numerose promesse disattese, mentre chi lo difende si accontenta del Toro attuale temendo un destino nefasto come quello del Parma di qualche anno fa, del Cesena o del Bari. Gli stessi tifosi non riescono a fare una sintesi perché oggettivamente la verità è nel mezzo. Ad esempio l’Atalanta non è una società più ricca del Toro, eppure investe in strutture e giocatori molto più del Toro. Dunque chi contesta ha le sue ragioni e teme che non ci sia una reale volontà di rafforzare la rosa a disposizione di Mazzarri. Ad esempio perchè non affondare davvero il colpo su un giocatore svincolato, ma di sicuro affidamento, come Milan Badelj. L’ex viola alzerebbe il tasso tecnico della mediana granata, ma pare che il Toro non sia interessato al giocatore. Per quale motivo? Dopo tutto più di una volta la Fiorentina di Pioli l’anno scorso ha giocato con il 3-5-2.
Per quanto riguarda invece chi difende il presidente si evocano veri e propri incubi del passato granata. In primis la gestione Cimminelli o la fine dell’era di Sergio Rossi, contestato dai tifosi, che poi lasciò la società a Gerbi che portò il Toro in B. La società fu ripresa da Borsano che fece sognare letteralmente i tifosi granata, ma la sua gestione fu sconsiderata dal punto di vista finanziario, tanto che la situazione precipitò con le gestioni di Goveani, Calleri Vidulich e, infine, Cimminelli.
Forse per riunire i tifosi così polarmente distanti, basterebbe poco a Urbano Cairo e cioè rafforzare la squadra senza necessariamente andare in rosso, e ingaggiare giocatori come il croato Badelj. Basta mostrare la volontà di fare aumentare il tasso tecnico della rosa, per riunire il tifo granata. Allora attendiamo fiduciosi in questi 24 giorni. Al presidente la decisione di riunire il tifo granata.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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