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Il Toro e lo strano valzer dei terzini

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Il Granata della Porta Accanto / Un'inusuale abbondanza di difensori esterni, ma a parte Darmian, poca chiarezza sulle gerarchie
Alessandro Costantino
Alessandro Costantino Columnist 

Se ogni tifoso del Toro desse a Giampiero Ventura cinque centesimi per entrare nella sua testa e scoprire cosa pensa veramente di ogni terzino che ha a disposizione in rosa, sono quasi sicuro che con la poca chiarezza che c'è sull'argomento sarebbero talmente in tanti a farlo che il mister genovese si vedrebbe duplicato l'ingaggio! Mai come quest'anno, infatti, la società è stata particolarmente attiva nel reperire interpreti per quel ruolo, ma nonostante questo, allo stato attuale sono ben poche le certezze su chi giocherà e, soprattutto, dove.

L'anno scorso, ceduto D'Ambrosio e persi per infortunio sia Pasquale che Masiello, il Toro si era ritrovato con la necessità di far giocare sulla corsia sinistra Darmian ed "inventare" Maksimovic terzino destro. Già allora in molti ci chiedemmo come mai Vesovic, preso a gennaio a parametro zero, non fosse il naturale sostituto di Darmian, ma Ventura fece intendere che il serbo necessitava di ulteriore rodaggio prima di essere caricato delle responsabilità di giocare da titolare. Finito il campionato il Toro prende quasi subito Molinaro, in teoria come riserva del terzino sinistro titolare. Masiello se ne va per fine contratto, alle buste invece ci si permette il lusso di lasciare andare un giovane come Fiammozzi che era stato preso dal Varese e lasciato a maturare in comproprietà nella società lombarda: evidentemente non ha convinto a sufficienza. Il giovane Barreca va in prestito al Cittadella e nel frattempo Darmian esplode ai mondiali e attira su di sè l'attenzione di molte squadre, facendo quindi temere alla dirigenza una sua possibile partenza.

Il Toro ha il colpo in canna e, nonostante abbia già Vesovic in casa, prende il brasiliano Bruno Peres dal Santos. L'equivoco è in principio grande perchè si dice che il terzino brasiliano sia un destro ma che possa giocare stabilmente a sinistra. La situazione sarebbe quindi quella di avere Peres e Molinaro a sinistra e Darmian e Vesovic a destra e fin qui tutto appare abbastanza logico se non ché il brasiliano è un terzino destro a tutti gli effetti. E un po' di confusione sale.

Durante la prima fase del ritiro Ventura mescola le carte in campo e nelle prime amichevoli, complice un infortunio di Vesovic, schiera terzino destro in prova prima Benassi e poi il giovane Cinaglia. Bruno Peres soffre di una tendinite e scompare dai radar. Per il brasiliano le cose si complicano perchè essendo extracomunitario occorre che il Torino liberi un posto per tesserarlo. La situazione diventa una telenovela (tuttora aperta) perchè nessuno dei papabili (da Rodriguez a Stevanovic, da Diop a Vesovic stesso) ha concrete offerte dall'estero. Che la situazione non sia del tutto serena, appare chiaro quando fa la sua comparsa in ritiro Salvatore Masiello che si aggrega "in prova": pochi giorni e firma un contratto di un anno. Le voci di mercato danno il Torino sulle tracce del terzino destro Faraoni, scuola Inter, di proprietà dell'Udinese, sebbene Darmian sia dichiarato incedibile a più riprese da Cairo stesso. L'argentino del Boca, Sanchez Mino, anche lui erroneamente spacciato come potenziale terzino sinistro in una difesa a cinque, ottiene lo status di comunitario e viene tesserato, ma poco conta nel ballo dei terzini. E' invece Vesovic ad essere sempre più indicato come il partente per fare posto a Bruno Peres.

Il serbo è il vero dilemma degli ultimi tempi: personalmente non capisco se sia stimato da Ventura oppure non sia ritenuto idoneo dal mister genovese. Nel caso di una sua cessione, le voci dicono che ciò avverrebbe con un diritto di "recompra" proprio a testimonianza della volontà del Toro di non perdere un prospetto ritenuto interessante. Ma allora perchè non dargli fiducia subito e ufficializzarlo come vice-Darmian? Nelle poche apparizioni da titolare è sembrato un giocatore che ha dei numeri per fare bene la fase offensiva, forse ancora un po' da "registrare" in quella difensiva.

Gli interrogativi però aumentano se si pensa al potenziale dualismo con Bruno Peres. Sul brasiliano si è speso parecchio perciò la domanda sorge spontanea: è considerato dalla società il potenziale sostituto di Darmian se in un futuro prossimo il terzino di scuola Milan dovesse essere ceduto a fronte di una mega offerta? Che il Torino si voglia tutelare da una sua possibile partenza è più che legittimo oltre ad essere una mossa intelligente, ma quest'anno questo proliferare di terzini destri non ha contribuito a rendere "comprensibile" la politica societaria in merito. Forse il tutto è da ascrivere alle difficoltà di tesseramento di Peres, ma viene difficile pensare che una società come il Toro, non si fosse cautelata di fronte ad un simile ostacolo. Fino a pochi anni fa Cairo e i suoi collaboratori sarebbero stati tacciati di "dilettantismo": i risultati dell'ultimo triennio hanno invece contribuito a rasserenare gli animi e a concedere ai dirigenti il beneficio del dubbio. Miracoli dell'Europa League che tanto entusiasmo sta riportando.

Chi giocherà titolare oltre a Darmian? Sarà Molinaro? Bruno Peres ce la farà ad essere tesserato? Vesovic sarà destinato ad essere una meteora granata? Domande che da qui a due settimane troveranno risposta. Nel frattempo, sotto con lo Spalato, con la consapevolezza comunque che Ventura ha sempre tirato fuori il coniglio dal cilindro quando si è trattato di terzini. Per referenze chiedere a D'Ambrosio “inventato” terzino sinistro che se non fosse andato all'Inter avrebbe soffiato il posto a De Sciglio nella nazionale di Prandelli vista ai Mondiali…

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