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Il Toro si guarda intorno, ma c’è molto da sistemare

Cristina Raviola
Buonanotte granata/Il mercato del Toro è in piena fase osservazione, con gli occhi puntati più sulle uscite che sulle entrate. Ma i tasselli da sistemare sono tanti...

Odio l'estate per molti motivi, e senza dubbio, uno tra questi, è la mancanza del calcio giocato e i riflettori puntati sul mercato, che quasi sempre, finisce per obbligarmi a salutare ragazzi che mai vorrei veder partire.

Per il momento il Toro sembra aver soltanto fiutato l'aria, sondato terreni e valutato situazioni, e per quanto riguarda i giocatori in entrata, è difficile stare a guardare mentre altre società stanno portando a casa un pezzo dietro l'altro. Il Toro ha bisogno di diversi tasselli per completare una squadra possa essere davvero competitiva l'anno prossimo, tra porta, difesa e centrocampo, e necessita di trattenere i suoi pilastri, i gioielli più pregiati da cui poter realmente ripartire. Sembra invece che al momento l'attenzione sia proprio sulle possibili partenze e soprattutto sulle società che girano intorno al nostro Gallo (attorno al quale mi piacerebbe costruire un bel fossato pieno di coccodrilli famelici, pronti a mordere chiunque si avvicini con un assegno in mano).

Per ora quindi, osserviamo, ipotizziamo e ragioniamo, con calma. Spero non troppa, per non trovarci a dover partire per Bormio ancora con una situazione fortemente incompleta e una squadra dalle mille incognite.

Un po'meno stallo, un po'più "Milan": qualche colpo messo a segno sarebbe un ottimo carburante per alimentare l'entusiasmo che ci aiuterà ad arrivare a settembre con le speranze per una stagione più completa e più appagante di quella conclusa. Una stagione, insomma, che non ci lasci nuovamente l'amaro in bocca per i mancati traguardi. La chiave è di nuovo il mercato, e in quest'estate più che mai, la svolta dovrà essere davvero decisiva.

Buonanotte granata...

 

 

Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 33 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.