Al Toro è presumibile che, se svolta giovane dovrà essere, ci si andrà coi piedi di piombo. L'obbiettivo Europa League non permette di fare troppi esperimenti, né di gettar via punti che alla fine del campionato potrebbero rivelarsi preziosi per un posto in Europa. La difesa dell'anno scorso è stata il tallone d'Achille del Torino per i troppi gol subiti e Zappacosta e Barreca c’erano eccome, partecipando direttamente a tanti rovesci difensivi. L’ex bergamasco è comunque migliorato tantissimo, entrando nel giro azzurro ed anche il prodotto del vivaio granata e’ stato una colonna dell’ Under 21 di Di Biagio, sebbene paghi ancora qualcosa in fase difensiva.
Lyanco e Bonifazi possono portare tecnica e qualità, ma, ahimè, ben poca esperienza. Se però i due, che hanno le spalle coperte da due senatori affidabili come Rossettini e Moretti, dovessero esplodere, il Toro si ritroverebbe con una difesa che per più di in lustro sarebbe a posto. O almeno così dovrebbe essere se non fosse che giovane e forte si abbina quasi sempre, nell'immaginario del presidente Cairo, al concetto di plusvalenza. Magari un approdo alle competizioni europee potrebbe togliere tanti elementi dal mercato e generare quel circolo virtuoso “più risultati/meno necessità di vendere” che in tanti di noi si augurano.
Per il momento resta il fatto che se le scommesse Lyanco e Bonifazi verranno vinte il Toro avrà la difesa più giovane della serie A. Un vanto mica da poco che potrebbe segnare definitivamente la strada da percorrere nelle prossime stagioni: allevare sì future plusvalenze mettendo in conto di sacrificare una pedina all'anno, ma allo stesso tempo dare più continuità al progetto sportivo trattenendo più a lungo i migliori. E allora sì che il tifoso del Toro gradirebbe eccome!
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