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La forza di rialzarsi

Roberta Picco
Ci sono momenti in cui tutto ciò che hai intorno, tutto ciò che ti sei costruito con sacrifici di tanti anni, cade a pezzi, e tu resti lì, inerme, impotente di fronte a qualcosa più grande di te, più forte di te....

Ci sono momenti in cui tutto ciò che hai intorno, tutto ciò che ti sei costruito con sacrifici di tanti anni, cade a pezzi, e tu resti lì, inerme, impotente di fronte a qualcosa più grande di te, più forte di te. Nonostante tutto, però, devi trovare la forza di rialzarti. Ci pensavo ieri, ricordando l’anniversario della triste tragedia del Vajont del 1963. Per quanto, a volte, si pensi di aver pianificato tutto nei minimi dettagli, ci saranno sempre elementi che non puoi controllare, che non era possibile calcolare. Ma ciò che ho imparato dalla disastrosa storia del Vajont è che, anche dopo le cose peggiori, ci si rialza. Anche in questo caso è stato il calcio ad aiutare un paese devastato come Longarone, a ripartire, a ricostruire le proprie basi, quando, alcuni giovani superstiti, sono tornati sul campo dove giocavano prima della tragedia, per ricominciare a vivere la vita di tutti i giorni, a partire dal gioco del calcio che li aveva sempre divertiti e uniti.Questo episodio mi ha sempre colpito, probabilmente perché sono del Toro e trovo che ci sia qualcosa che ricorda il nostro Grande Torino, un’altra tragedia, di minori dimensioni, ma che ha scosso e scuote ancora il cuore di molti. In entrambi i casi, l’insegnamento è sempre quello di trovare la forza di risollevarsi anche di fronte a cose inspiegabili e incomprensibili. Il calcio può essere un elemento di rinascita molto coinvolgente, può aiutare molti a ricominciare a vivere, anche quando non c’è più il campo in cui giocavi, o la tua squadra. I ragazzi di Longarone e il Toro insegnano che arriva il momento in cui devi avere il coraggio di infilarti di nuovo gli scarpini, indossare la tua maglia e rimetterti in gioco, senza paura. Apprezzare nuove emozioni, rialzarti e giocare una nuova partita, alla faccia di tutto, contro tutto.   Roberta Picco (foto gazzetta.it)