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columnist
Che messaggio ci ha lasciato la siberiana sconfitta contro il Napoli?
La certezza che nel presepe a Napoli quest'anno potranno mettere anche le statuine dei vari De Silvestri, Burdisso
ecc immobili e prodighi di doni...
Poi che tutti gli allenatori non sono uguali, bella scoperta direte voi, certo è che il Napoli gioca a calcio applicando
degli schemi. Dunque allenare una squadra di calcio al gioco, al miglioramento tecnico, all'organizzazione è possibile anche nel calcio di oggi.
Il Toro è stato surclassato in maniera imbarazzante come dice Conte "sotto tutti i punti di vista". Facciamo che non giocare queste partite perché ci lasciano talmente frastornati, tristi ed umiliati che un 3 a 0 a tavolino sarebbe meno traumatico. Siamo tutti obiettivamente stanchi anzi stufi di vedere un toro così paleolitico tatticamente e spompo agonisticamente.
Non una strategia, non una peculiarità tattica, solo il suggestivo mantra del tecnico ripetuto all'infinito: "giochiamo sempre per la vittoria". Aspirazione questa propria di tutte le squadre, credo. Intanto siamo quelli che corrono meno in Serie A ed abbiamo 2 punti in meno dello scorso anno.
L'emblema della nostra disorganizzazione è l'infortunio di Lijaic. Nell'intervallo il giovane "ferrarista" invece di scaldarsi con un preparatore, visto il clima rigidissimo, stava in mezzo al campo a giocherellare con il pallone.
Risultato: infortunio muscolare e finale di partita in 10 uomini.
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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