La scossa granata

Aggrappiamoci a Vanoli. Balotelli una bufala, così davanti fino a gennaio

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Nuovo appuntamento con "La Scossa Granata", la rubrica su Toro News di Michelangelo Suigo: "Non doveva certo essere la partita di San Siro, contro i campioni d'Italia, a rilanciare il Toro, ma nemmeno diventare una débâcle totale..."
Michelangelo Suigo Columnist 

Non doveva certo essere la partita di San Siro, contro i campioni d'Italia, a rilanciare il Toro, ma nemmeno diventare una débâcle totale. Sconfitta (meritata) per 3-2, tre gol subiti con una difesa incredibilmente immobile, Maripan espulso al 18' per una follia, drammatico infortunio con stagione finita per Zapata. Disastro totale. L'idiozia dell'intervento del centrale cileno ha senz'altro indirizzato una partita che poteva essere diversa, tanto è vero che fino a quel momento il Toro, pur chiuso e prudente, non solo non aveva subito occasioni pericolose, ma ci aveva pure provato con una bella botta da fuori di Ricci, parata da Sommer. Perdere così, giocando in 10 per 80' fa parecchio imbestialire, soprattutto perchè sono emersi, ancora una volta, i tremendi limiti della campagna svendita estivi: difesa smantellata (out Buongiorno, Rodriguez, Bellanova e Djidji - 4/11 della formazione titolare dello scorso anno) e innesti di second'ordine, arrivati pure all'ultimo giro. I giocatori che sono arrivati, purtroppo, non sono all'altezza della situazione.

La difesa (eufemismo) che abbiamo è quella costruita dal ds Vagnati, così come gli esterni, ancora una volta inguardabili. I gol subiti negli ultimi match non siamo abituati a vederli neanche nelle categorie inferiori: a San Siro ognuna delle tre volte Thuram (fortissimo, intendiamoci) salta indisturbato in mezzo a due difensori che lo guardano è una cosa raccapricciante ed inaccettabile. I numeri di queste prime sette partite dicono che gli avversari del Toro tirano in porta circa una volta ogni quattro minuti e mezzo. Calcisticamente parlando, questi due aspetti ci forniscono un quadro drammatico. Eppure, post match mister Vanoli ha detto: "Stiamo uscendo da un periodo di 3 anni in cui si giocava in modo completamente differente, quindi ci vuole del tempo per migliorare. Ma siamo andati a pressare in inferiorità numerica negli ultimi 10 minuti: questo significa avere coraggio". Fa bene il mister a guardare la luce in fondo al tunnel, e anche noi dobbiamo aggrapparci alla sua tenacia, alla sua voglia e alla sua competenza. Solo lui può tirarci fuori da questa situazione, dare compattezza ed equilibrio alla difesa e rinserrare le fila dell'attacco, decimato dopo il terribile infortunio al nostro capitano. Per Zapata, è ormai chiaro, la stagione è finita. Speriamo solo che, avendo ormai 34 anni, possa ricominciare la prossima. E, contrariamente alle voci che si rincorrono in queste ore sul possibile acquisto di uno svincolato (a cominciare da Balotelli, sul quale si sono scatenati tanti granata), possiamo anticiparvi che non arriverà nessuno fino a gennaio.

Pensiamo anche che sia giusto così, nonostante il buco clamoroso che avremo senza Duvan a trascinare il Toro là davanti. Gli svincolati che girano, infatti, lasciano molto a desiderare. Tanto vale aspettare la finestra di gennaio per comprare un nuovo bomber, che ci possa aiutare anche la stagione successiva. Tornando a Vagnati, sono sembrate clamorose le sue dichiarazioni: "Ricci piace al ManCity? Non voglio parlare del City, noi siamo stati i primi a volerlo anni fa e abbiamo fatto un'operazione importante. È cresciuto tanto, oggi può giocare con qualsiasi allenatore in qualsiasi campionato". E, ancora su Adams: "...Ci hanno chiesto tantissimi soldi e ho lavorato per far capire al giocatore che uno step in Italia gli potesse far bene per poi tornare in Premier League o in club ancora più importanti". E' chiaro che se il ds è il primo a pensare che il Toro sia un luogo di passaggio, tutti i discorsi sono inutili.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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