Anno nuovo, stesso vecchio Toro in modalità beneficenza. Contro gli ultimi in classifica, che avevano raggranellato sin qui la bellezza di 5 punti, siamo riusciti nell'ennesimo miracolo: regalare un punto. Il Verona è venuto al Grande Torino per smuovere la classifica, dopo dieci sconfitte consecutive e quattro mesi senza fare punti, e si è chiuso con ordine di fronte ad un Toro decisamente spuntato.
La scossa granata
Anno nuovo, stesso vecchio Toro (da beneficenza)
LEGGI ANCHE: Ecco il Toro. Con questo Vlasic e due-tre rinforzi…
La scelta di Juric di schierare Vlasic e non Sanabria come falso nueve è sembrata subito poco efficace contro la rude difesa scaligera. Visti i risultati davvero pessimi ottenuti con questa soluzione, riterrei doveroso accantonare definitivamente l'esperimento. Anche in questa circostanza, infatti, abbiamo assistito ad oltre un'ora completamente regalata all'avversario.
Impalpabili fino al 64', poi è arrivato il gran goal di Miranchuk e, grazie a questa mini scossa e all'ingresso in campo di Sanabria, ci siamo svegliati. Nonostante il forcing finale, non siamo riusciti ad aggiudicarci i 3 punti in palio, decisamente alla nostra portata, complici due goal divorati da Linetty prima e da Lukic poi, di testa a porta vuota al 96'.
LEGGI ANCHE: Ma quando torna il campionato?
Qualcuno ha commentato sarcastico che sarebbe potuta finire peggio se avesse segnato Verdi, ma la verità è che il Toro visto giovedì è stato davvero deludente. Eppure, Juric ha mostrato soddisfazione nei commenti post gara "Sono soddisfatto, manca qualità, non mentalità", difendendo anche la scelta di partire senza centravanti di ruolo "Vlasic 9? Lo sa fare, è utile. Entrambi giocano spalle alla porta e fanno giocare gli altri, non mi cambia l'interpretazione della gara". Posizione confermata dal mister anche nella conferenza stampa pre Salernitana-Toro di stamattina.
Quindi è evidente come si sia trattato di una sua scelta. E la notizia che ha dato il tecnico è che tra i profili chiesti per rinforzare la squadra non ci sia una punta ma un centrocampista mancino ed un esterno, come riportato da gianlucadimarzio.com.
Preoccupante, perché con Pellegri nuovamente infortunato, non possiamo schierare una formazione spuntata, specie con con squadre che giocano in maniera speculare alla nostra, verso le quali siamo completamente inoffensivi. Basta pensare alle partite con Sassuolo, Juve o Bologna. Unica eccezione, la Samp. Stessa cosa lo scorso anno: nei match uomo contro uomo, peraltro con più fisicità (Pobega e Mandragora) abbiamo sofferto ma vinto con il Verona (in 10) e Udinese in casa e perso con Venezia e Cagliari in casa.
LEGGI ANCHE: Si chiude il 2022 del Toro…da Toro. E Belotti…
Domani a Salerno la controprova, ma la squadra del cuore granata Davide Nicola a differenza nostra si è già rinforzata, è reduce dalla sconfitta casalinga con il Milan e darà sicuramente battaglia di fronte al pubblico dell'Arechi.
In attesa dei rinforzi, ormai indispensabili (abbiamo quasi esaurito l'inchiostro), speriamo in un sussulto. Che sia una Scossa Granata. Sempre Forza Toro.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA