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Arbitraggio scandaloso e non solo: un punto amaro per il Torino

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Torna un nuovo appuntamento con la rubrica "La scossa granata", a cura di Michelangelo Suigo
Michelangelo Suigo Columnist 

Un arbitraggio scandaloso, con due rigori negati (più uno). Contro il Monza non è bastato un bel Toro, a causa di arbitro e Var scandalosi. Ma andiamo con ordine e riconosciamo tutte le responsabilità, non solo quelle (enormi) della classe arbitrale. I granata hanno dominato l'incontro per larghi tratti e sono stati fermati sul pareggio dal gol di Caprari e da alcune decisioni più incredibili dell'arbitro Zufferli che, alla terza presenza in A, ha negato due rigori evidenti al Torino e un terzo molto dubbio. All'Olimpico Grande Torino è andata in scena una sfida giocata a ritmi molto alti, con un Toro a tratti arrembante. I granata partono subito in avanti con Vlasic, che liberato dal tacco di Rodriguez scarica un destro rasoterra sul quale interviene bene Di Gregorio. Ancora Toro e ancora Di Gregorio impegnato, al 21', dal sinistro a giro di Miranchuk che dal limite dell'area conclude cercando il secondo palo, con la parata in tuffo del portiere del Monza. Prova a rispondere pochi minuti dopo la squadra di Palladino, grazie allo slalom di Ciurria che si conclude con il tiro troppo debole parato quindi da Milinkovic-Savic.

Si ripete al 28' il duello tra Ciurria e il portiere serbo, con il sinistro a giro del trequartista del Monza che trova ancora la parata a mano aperta dell'estremo difensore granata. Toro che spinge e nel finale di primo tempo trova anche la rete del vantaggio con il tocco da due passi di Miranchuk, ma tutto viene poi annullato dal controllo al VAR del direttore di gara che segnala un fallo di mano precedente di Sanabria. Giusto. Si resta sullo 0-0, ma i granata ci provano ancora col dribbling e destro scagliato da Vojvoda, con intervento ancora decisivo di Di Gregorio.

Nel secondo tempo sono subito i ragazzi di Juric a sbloccare il risultato, con Sanabria che riceve al limite dell'area e incrocia un destro potente e preciso che porta avanti i granata. Undicesimo centro per il numero 9 granata. Al 65' risponde il Monza con la discesa di Carlos Augusto che, servito da Rovella, scarica la conclusione sulla quale si oppone col corpo Milinkovic-Savic. I biancorossi si sbilanciano in cerca del gol del pareggio e il Toro trova spazio in contropiede, con il sinistro di Miranchuk respinto ancora da Di Gregorio al termine di una bella azione in transizione. Finale di partita che regala il pareggio al Monza, grazie al gol all'86' del neo entrato Caprari che riceve il pallone dopo la sponda di Petagna e spedisce alle spalle del portiere del Torino una precisa conclusione col destro. Caprari tira indisturbato, con Bayeye che lo guarda e non fa nulla per tentare il contrasto. Un vero regalo.

Veniamo ai rigori non concessi al Toro: minuto 30', Izzo trattiene Buongiorno in area con due braccia. Minuto 80': Karamoh sposta il pallone in area e atterrato da Marlon. Minuto 88': Ricci si inserisce alle spalle di Rovella e viene trattenuto vistosamente. Zufferli fischia, il VAR lo richiama e lui va a rivedere al monitor. Rigore netto, così come il rosso per chiara occasione da gol. Rovella non tenta di giocare il pallone e rigore perché la trattenuta inizia fuori area ma si concretizza all'interno. Niente nemmeno qui, anzi, con soli 4 minuti di recupero concessi (con 10 cambi e 3 minuti e mezzo persi in quest'ultima circostanza), Zufferli fischia la fine al 94'. Partita dominata e tante occasioni, ma poca concretezza per gli undici di Juric. Buone le prestazioni di Sanabria, Rodriguez, Vlasic e Miranchuk. Discutibile (ancora una volta) la gestione dei cambi da parte dell'allenatore croato, che a 15' dal termine toglie contemporaneamente la qualità migliore in campo per il Toro: Vlasic, Miranchuk e Ilic. E 6 minuti dopo anche Sanabria e Lazaro. Ma privandosi di una punta di ruolo e mettendo l'acerbo Bayeye (autore della imperdonabile distrazione sul gol del Monza).

Il Toro raggiunge così quota 46 punti, al pari di Monza, Bologna, Udinese e Fiorentina. Tutti tra l'8 e il 12 posto. Con i due punti scippati potevamo avere un piccolo vantaggio su questo gruppo. Ma c'è da dire che il Toro è solo quindicesimo per rendimento interno e settimo per rendimento esterno. Sono state le partite casalinghe a farci perdere i punti che oggi in classifica pesano. Due vittorie ed otto gol fatti su dieci partite in casa nel 2023. Mentre Lecce, Spezia, Empoli e Verona hanno segnato più gol in casa di noi. La Salernitana ha realizzato 26 gol tra le mura di casa, noi 14. Altro fatto non positivo: il Toro dopo l'80° minuto, sotto la gestione Juric ha fatto 11 gol e ne ha subiti 21.

Teniamocelo stretto (l'ho già scritto ma meglio ripeterlo) perchè Juric ha migliorato il Toro in tantissimi aspetti. Ma sotto questa prospettiva c'è ancora molto da fare. Juric che ha commentato così la partita: "I ragazzi hanno fatto una grande partita, stra dominata, c'è grande rammarico per la squadra. Potevamo segnare più gol. Il rigore era netto, è chiaro. Ricci era davanti a Rovella che l'ha trattenuto. Era evidente". Intanto, secondo la Gazzetta dello Sport di oggi, l'arbitro Luca Zufferli, rischia di terminare qui la propria stagione. Gianluca Rocchi, designatore arbitrale di A e B, molto probabilmente potrebbe rimandarlo ad agosto, ancora da capire se in Serie A o Serie B. Magra consolazione visto il torto, ormai irreparabile, fatto al Toro. E sui gol presi nei finali di partita, Juric ha detto "Persi tanti punti dall'85'? Non è una coincidenza quando succede spesso. Non so che dire, mi sembra che ci manca un po' di furbizia e italianità. C'è da pensare". Allo stato attuale, arbitri permettendo, per arrivare ottavi servono 3 vittorie su 4 partite rimanenti. Arrivare ottavi o tredicesimi è un attimo. Crediamoci, nonostante tutto e nonostante tutti.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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