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Calciomercato Toro: nuova agonia, no grazie
Sabato scorso è iniziato il calciomercato. Tra una settimana inizia il ritiro estivo del Toro, che proseguirà a Pinzolo dal 17 luglio. La rosa dei ragazzi di Juric è in divenire: alcuni tasselli si stanno sistemando, ma va ancora fatto molto. Mentre scriviamo, se si dovesse chiudere per Doig, per gli ipotetici 11 titolari mancano i due trequartisti. Vlasic, Praet e Miranchuk i nomi sul taccuino, ma non si registrano ancora passi in avanti. Visto il ruolo nevralgico rappresentato da chi ricopre questi ruoli nel gioco del mister croato, è un buco molto rilevante. Al momento, sul fronte ingressi da segnalare l'acquisto sulle fasce di Bellanova e del giovanissimo Haveri. L'anno scorso, di questi tempi eravamo probabilmente molto più lontani dalla situazione, pur non eccezionale, di oggi: all'inizio del ritiro, tra i titolari poi arrivati molto più avanti, mancavano un centrocampista (Ilic arrivò a gennaio), quasi tutta la trequarti e un esterno.
La speranza per le nostre coronarie, oltre che per consentire all'allenatore di plasmare al meglio la squadra sin dai primi attimi, è che i nodi principali si sciolgano molto rapidamente e che si arrivi almeno in Trentino con tutti i titolari presenti. Per la cronaca, ricordiamo che le rose devono essere composte da 25 calciatori, di cui 4 cresciuti nel vivaio, tesserati per 3 anni nella fascia 15-21, 4 formati in Italia, sempre nella fascia 15-21, più altri 17. Nessun limite, invece, per gli under 22. Il club granata nei primissimi giorni di calciomercato è risultato comunque attivo, come testimoniato dal rinnovo di Djidji e dalla chiusura dell'affare Raoul Bellanova dal Cagliari. Contratto di quattro anni da 1,1 milioni a stagione per il giovane under 21, che quest'anno è stato in prestito all'Inter. Ai sardi vanno 7 milioni più 1 di bonus. Buon acquisto per un giocatore che sicuramente deve e può crescere, ma che potrebbe integrarsi bene nel modulo di Juric. Discorso diverso per Haveri, acquistato dal Rimini. Il laterale era già stato bloccato lo scorso anno e ha trascorso l'ultima stagione in Lega Pro, conteggiando 19 presenze da titolare, 6 da subentrato, 0 gol e 2 assist.
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Una scommessa stile Bayeye, da capire se sarà all'altezza della Serie A. Aspettando, dicevamo, Josh Doig. C'è l'intesa di massima con il Verona per il giovane laterale scozzese e la trattativa sembra essere in dirittura d'arrivo per 7 milioni più bonus. Ma, per chiudere l'acquisto dell'esterno da 189 cm di esplosività e forza fisica da 2 gol e 3 assist la passata stagione, si registra un rallentamento nella trattativa, perché il neo allenatore dell'Hellas, Baroni sta valutando insieme alla dirigenza scaligera se inserire qualche contropartita tecnica gradita. Sarebbe un buon colpo, non solo perché Doig è il difensore più giovane nei cinque maggiori campionati europei ad aver preso parte a cinque reti (2G + 3A). Ma anche perchè ha effettuato ben il 46% dei passaggi in verticale e il 31% sulla fascia destra, a cercare l'altro quinto (un dato che piace sicuramente al nostro mister). Bene anche davanti, con 9 i passaggi chiave e 10 tiri di cui 6 in porta, con due gol (uno di destro, uno di sinistro), entrambi da dentro l'area. Eloquenti, poi, i dribbling: ne ha tentati 45, e sono 23 quelli riusciti. Doig ha effettuato 46 cross, 11 con successo. In difesa ha margini di miglioramento, con contrasti e duelli tra il 42 e il 44% di successo. Ma su questo Juric può fare molto.
Intanto qualche nube si affaccia minacciosa: sono già diverse le richieste per Ricci e Schuurs. Immaginiamo che non sarà facile resistere se gli assalti dovessero essere consistenti. Ma la speranza è che, almeno per questa stagione, non venga ceduto nessuno dei due e che il "sacrificato" possa essere invece Singo, che ha mercato, ha potenzialità ma che non è mai entrato pienamente nel cuore dei tifosi. Di sicuro, quello che nessuno vuole è una nuova agonia come la scorsa estate, sfociata non a caso nel litigio furibondo tra Juric e Vagnati. Basta imparare dal passato.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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