Comunque la si pensi su Andrea Belotti, la sensazione è che potrebbe essersi perso una chance unica: essere un simbolo della storia granata, un po' come è stato Francesco Totti proprio per la Roma con la quale si è accasato il Gallo. In giallorosso, Belotti ha siglato un contratto per un anno (con opzione per altri due) e farà la riserva ad Abraham. Al Toro sappiamo tutti cosa avrebbe potuto fare. Dopo due lunghi mesi in silenzio, il giorno delle visite mediche a Villa Stuart ha finalmente scritto un post su Instagram di addio ai tifosi granata e al Toro. Emblematico il passaggio (e le scuse) proprio sul suo silenzio (“ci sono state situazioni che mi hanno portato a fare così”). Non credo gli perdoneremo mai la gestione del suo addio al Toro, anche se tutti lo abbiamo amato come pochi altri, ma penso che il rammarico maggiore sia che avrebbe continuato ad essere il leader indiscusso di un Toro finalmente in crescita, che sta mostrando in questi primi sprazzi di campionato di essere una squadra matura ed organizzata, sotto la guida attenta di mister Juric. Al Gallo, nonostante l’amarezza, non possiamo che augurare ogni bene e ai tifosi romanisti possiamo sicuramente dire una cosa sola: lo amerete.
LA SCOSSA GRANATA
Dal Gallo Belotti ai nuovi traguardi di un bel Toro
Chiuso (finalmente) questo capitolo, possiamo pensare ora al nostro Toro. Quello visto nei primi tre match di campionato, al di là dei sette punti in classifica, che ovviamente ci fanno molto piacere, sembra aver trovato la giusta amalgama nei meccanismi cari a Juric e sta dando sensazioni indubbiamente positive. Anche a Cremona (certo, squadra neopromossa come il Monza, ma ben organizzata e molto apprezzata anche per le partite precedenti con Roma e Fiorentina, pur se perse) la squadra ha approcciato la partita nel modo giusto: concentrazione in difesa e pressing alto, pronti a rubare palla sulla trequarti avversaria. Da registrare un’altra super prova di “Maradonjic”, come è stato già battezzato il trequartista serbo Radonjic e quella molto convincente del croato Vlasic, entrambi in gol. In difesa ottimo esordio del neo arrivato Schuurs, che insieme a Buongiorno (altra bella gara) e Rodriguez (ormai una garanzia) dovrebbe costituire il terzetto base dei centrali granata. Impressionanti le statistiche del giovane e talentuoso olandese: duelli aerei vinti 7/7, duelli vinti 9/10, 10 respinte difensive (nessuno meglio in un match di questa Serie A), 6 palle recuperate; da migliorare solo la fase di impostazione (52% di passaggi riusciti). Al netto dei dieci minuti finali troppo spesso in sofferenza (problema anche dello scorso anno), stiamo vedendo molta qualità, peraltro con un’età media bassa, come abbiamo riassunto qui.
Considerando che le aree di miglioramento sono ancora notevoli, le sensazioni attuali sul gioco sono davvero positive. Passando al mercato, ormai quasi al gong finale, si sta lavorando ad alcune uscite: Izzo potrebbe andare all’Atalanta. Si sta lavorando alla cessione in prestito con diritto di riscatto al Verona per Verdi, mentre la Cremonese avrebbe chiesto informazioni su Zaza, anche se è probabile la risoluzione del contratto e, infine, per Edera è in corso una trattativa con il Sud Tirol. Sul fronte entrate, sembrava dovesse arrivare Cistana dal Brescia, però ieri si è infortunato alle costole contro il Como. Impossibile il ritorno di Pobega, mentre si spera ancora fino all’ultimo secondo in quello di Praet, che ha giocato negli undici titolari del Leicester nell’ultima di Premier League. In queste ore si sono intensificati i contatti e si sta discutendo sulla formula. Il belga vuole fortemente tornare a Torino ed al momento è davvero possibile che possa tornare all’ombra della Mole: avrebbe già concordato un contratto al 2026. Tornando al campionato, la prossima partita per il Toro, giovedì 1 settembre, sarà nuovamente in trasferta e con un avversario dal calibro pesante, l’Atalanta. I ragazzi di Juric andranno al Gewiss Stadium di Bergamo in una sfida di nuovo contro un gioco speculare al nostro, ma la prova sarà sicuramente dura. Se ci metteranno la stessa intensità, la stessa concentrazione e gli stessi colpi visti fin qui, magari con più cinismo sotto porta, allora potremo continuare a divertirci. Solo per la maglia.
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