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Yann Karamoh of Torino FC during the Italian Serie A 2024/25 season, football match between Torino FC and Bologna FC on 21 December 2024 at Studio Olympic Grande Torino, Turin Italy. Photo Nderim Kaceli
Il mister Vanoli, in conferenza stampa dopo l'ennesima sconfitta, questa volta contro un Bologna non travolgente, ha usato parole che ci sono sembrate surreali: "Buon primo tempo, non siamo stati cinici nelle occasioni. Karamoh ha fatto una buonissima partita, ma non possiamo prendere un gol del genere. L'1-0 ci ha tagliato un po' le gambe". Ecco perché per noi tutto ciò è surreale: si è trattata dell'ottava sconfitta su 17 partite, la quarta in casa, con la penuria di appena due gol segnati nelle ultime otto. Contro il Bologna, ancora una volta, zero tiri in porta da parte granata. Quindi ci chiediamo come si faccia a commentare l'ennesima figuraccia in questo modo e come si faccia a elogiare un attaccante (eufemismo) che mette nel suo tabellino, ancora una volta, zero tiri in porta (zero!).
Otto sconfitte, il 47% delle partite giocate, sono un vero disastro. Solo cinque squadre hanno fatto peggio dei granata: Verona (12), Venezia (10), Lecce, Cagliari e Monza (9). Diciassette gol segnati, infine, sono una miseria. Solo cinque squadre hanno fatto peggio: Empoli e Cagliari (16), Monza (15), Genoa (14) e Lecce (11). Il Toro ora giace al 12 posto in classifica, a soli +5 dalla terz'ultima, il Cagliari, contro la quale siamo pure riusciti a perdere. Abbiamo sprecato fiumi di inchiostro sulla difesa e sulle fasce inadeguate e sui buchi di mercato. Ma l'incapacità nel segnare è sempre più il principale problema. Urge intervenire a gennaio sul mercato ma, ancor prima, serve intervenire sui titolari, che non possono più essere Sanabria e Karamoh. Domenica prossima, fuori casa contro l'Udinese (a +4 dal Toro), serve un cambio di passo. Alla fine del primo tempo con il Bologna, pur discreto ma senza tiri in porta tranne un bello shoot al volo di Sosa finito però a lato, avevamo auspicato tre cambi che potessero dare la scossa davanti: Vlasic, Adams e Njie. Però i primi due sono entrati solo al 63', mentre per vedere in campo il giovane svedese abbiamo dovuto attendere il 77', mantenendo il prudente 3-5-2 invece di rischiare un 3-4-3. Anche le scelte di Vanoli, dunque, sono poco condivisibili, nonostante si stia vedendo qualche timido segnale di miglioramento. Noi, in questa rubrica non siamo mai stati teneri con Juric, del quale abbiamo sempre evidenziato i molti difetti. Eppure, i numeri sembrano impietosi: il Toro attuale ha 5 punti in meno di quello di Juric, in casa ne ha fatti appena 8 contro i 15 del croato. O, meglio, del Toro di Bellanova, Buongiorno, Rodriguez e Zapata. Perché, c'è poco da fare, si torna sempre lì: se si pensa di poter sostituire gente del calibro di Buongiorno, Rodriguez, Djidji e Bellanova con riserve in altre squadre tipo Coco, Walu, Masina, Pedersen e Maripàn, o di poter gestire un'intera stagione con Zapata senza infortuni e senza un cambio vero, vuol dire che ti mancano i fondamentali a livello sportivo. PS: ancora una volta ci stava per salvare un super Milinkovic-Savic, autore di un rigore parato al 7'. Ma, ormai, non basta più.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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