La scossa granata

Piccoli granata crescono (bene)

Piccoli granata crescono (bene) - immagine 1
Torna un nuovo appuntamento con la rubrica "La scossa granata", a cura di Michelangelo Suigo
Michelangelo Suigo Columnist 

Nel popolo granata il video è diventato virale. I ragazzini dell’under 11 del Toro, impegnato in questi giorni nell’Ischia Cup, prima di un match si radunano in cerchio a centro campo, e gridano “Forza Vecchio Cuore Granata”! Come se fossero in Curva Maratona. Con un “grido di battaglia” che da anni accompagna la prima squadra in ogni sua partita.

Ho iniziato questa rubrica raccontando quanto sia difficile essere granata a Roma. Ma anche di aver avuto la grande gioia nell’essere riuscito a trasmettere la fede granata a mio figlio (e anche a mia figlia), sotto i vessilli del motto “Di padre in figlio”. Vedere ora queste immagini meravigliose riempie tutti noi tifosi del Toro di amore, passione, e speranza. La fiamma, quella di cui parla il nostro inno “Ancora Toro”, non solo non si è spenta. Ma è fortissima, è accesa, è perenne. Se un gruppetto di ragazzini di 10-11 anni hanno questa grinta, questa fiducia, vuol dire che siamo ancora in grado di suscitare emozioni, di trasferire orgoglio e senso di appartenenza, di costruire il futuro delle generazioni granata, grazie a valori inossidabili.

Indipendentemente dai successi sportivi (che desideriamo e “pretendiamo” tutti) c’è lo spirito granata che ci accomuna, c’è la nostra maglia che ci regala sensazioni uniche, che ci ricorda il Grande Torino e Capitan Valentino Mazzola o Giorgio Ferrini o Gigi Meroni. O, ancora, Ciccio Graziani e Paolo Pulici, il Poeta Claudio Sala e Zac, Renato Zaccarelli. O Marco Ferrante e Rolando Bianchi. O, chissà, Andrea Belotti. Perché è a loro che guardano questi bambini. Ai loro campioni, di ieri e di oggi. Nella speranza che tutti entrino in campo dando sempre il 101% per la maglia, per la bellissima maglia granata, della quale vanno fieri. Nei sogni di questi piccoli granata, ci sono loro, il loro esempio, i loro gol e le loro prodezze calcistiche.

Perché, come diceva Jim Morrison, “I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là”, proprio come i nostri Immortali. E anche, come diceva Nelson Mandela, “Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso”. O, ancora, come diceva Walt Disney, “Se puoi sognarlo, puoi farlo. Ricorda sempre che questa intera avventura è partita da un topolino”. E poi, chissà. Magari questi nostri campioncini granata, partiti da Topolino, ci porteranno un domani la Scossa Granata. Per ora, tengono ben accesa la nostra amata fiamma granata.

Io questa maglia sognavo da bambino

Quando giocavo ancora col trenino

Mio padre andava sempre al comunale

C'era il Torino, Torino da sognare

Granata è una seconda pelle

Portarla è come un viaggio tra le stelle

Lo so cos'è la storia e la leggenda

Giochiamo noi, la fiamma non si è spenta

È ancora Toro, è sempre Toro

La Maratona canta tutta in coro

è ancora Toro, è sempre Toro

Il Toro è grande, ti fa tremar le gambe”.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata.

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