Secondo pareggio nelle ultime tre partite, zero tiri subiti contro il Genoa e raggiunta quota 16 punti. La consolazione è davvero misera, eppure si iniziano a vedere piccoli segnali di miglioramento.
LA SCOSSA GRANATA
Piccoli miglioramenti, misera consolazione
Cercando di trovare qualcosa di positivo in questo Toro, ci aggrappiamo ormai a qualsiasi segnale. È chiaro che c'è ancora moltissimo da fare, ma almeno abbiamo evitato un'altra figuraccia e l'ennesima sconfitta. Poi, rifiatiamo per un attimo, e pensiamo a tutto quello che ancora non va. Tantissimo. A cominciare dell'ormai cronic incapacità di segnare.
Nelle ultime 7 partite abbiamo racimolato la.miseria di 2 gol, uno su corner e uno su suicidio dell'avversario. Senza Zapata il Toro è diventato asfittico, non solo dal punto della realizzazione, ma anche dal punto della produzione di gioco d'attacco, di verticalizzazioni, di veli tra le due punte, di movimenti di Sanabria e Adams che sembrano pestarsi i piedi senza mai essere propositivi e pericolosi. C'è stato uno sfortunato palo esterno di Vojvoda, un tiro di Gineitis e, unico squillo del 2° tempo, un gran tiro di Tameze, ma al 93'.
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Ormai lo sappiamo: sedersi ancora sul divano, e ancor peggio andare allo stadio ogni settimana per tutto questo è davvero amore. Ma nella sua forma probabilemente più perversa. Intanto, La Stampa ha riportato uno "sfogo" del Presidente del Cairo, che ha affermato: "Se mi chiedessero di scommettere 1 euro sulla mia presenza tra 12 mesi, non lo farei. Se investire cento milioni fosse garanzia di successo, li metterei. Ma ne ho già messi settantadue, Pianelli vinse mettendone dodici". Qualcosa probabilmente si muove. Anche se, come abbiamo già scritto, le cessioni non si annunciano, si fanno. E si fanno con un venditore e un acquirente. Paolo Vanoli, analizzando la sfida contro il Genoa ha invece commentato: "Più lucidi nel primo tempo ma meno produttivi, nella ripresa ci è mancato il guizzo.
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Siamo stati bravi a stressare la difesa con tanti cross. Coraggio? Secondo me siamo andati a prenderli bene, c'è da migliorare nella riconquista del pallone. Trovata la stabilità a livello difensivo, ora il mio compito è quello di trovare l'alchimia tra le punte". Ecco Paolo, sbrigati a fargliela trovare in fretta, già da Udine.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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