Il Toro sbanca il Franchi 47 anni dopo l'ultima vittoria in campionato con una grande prestazione: sontuoso Ricci, gol pazzesco di Miranchuk, sorprendente Seck e provvidenziali nel finale Zima e Milinkovic Savic. E' stato, finalmente, un bellissimo match da parte dei granata, determinati, concentrati e con sprazzi di gran bel gioco. A sorpresa Juric ha piazzato Demba Seck, che fino ad ora non aveva mai brillato, falso nueve, per sfruttare la sua velocità e la capacità di attacco della profondità. E il giovane senegalese ci ha fatto vedere cose davvero egregie: tiri, traversa che ancora trema, bel gol segnato in posizione di fuorigioco millimetrica su assist filtrante con il contagiri di un grande Samuele Ricci. Un bel repertorio, arricchito da tanta simpatia e semplicità nelle interviste post gara (ha svelato tutte le indicazioni di Juric con candore straordinario). Il primo tempo a Firenze è stato tra i migliori della stagione, considerando avversario e assenze in casa granata. Nel finale c'è stata un pò di sofferenza, ma la vittoria è stata più che meritata. Era la risposta che attendevamo tutti dopo lo scempio di domenica scorsa in casa contro lo Spezia. Ricci è stato indubbiamente il migliore in campo, con giocate, inserimenti e corsa. Anche Vojvoda, domenica scorsa totalmente indisponente, ha giocato una buona partita e Adopo, in campo dal primo minuto, ha fatto una buona gara. Grandissimo il goal di Miranchuk di sinistro dal limite a giro ("otiraggiro"). Con questi tre punti (d'oro), i granata hanno chiuso il girone d’andata a quota 26, che valgono l'ottavo posto in classifica, a due lunghezze dall'Udinese. Se osassimo un pò di più e fossimo in grado di chiudere prima le partite, ci potremmo togliere qualche soddisfazione. Ora la speranza è che ritornino le ambizioni, che sembravano totalmente accantonate dopo le dichiarazioni di mister Juric di qualche settimana fa. Sempre che il calciomercato, ormai ad una settimana dalla chiusura, ci consenta di fare quel salto quali-quantitativo assolutamente indispensabile. E' ormai noto che, a prescindere da come finirà la trattativa per Ilic, Juric si aspetta di ricevere un rinforzo a centrocampo, e precisamente di un centrocampista mancino. Ma la pista per il serbo del Verona sembra essere totalmente compromessa, con il sorpasso del Marsiglia di domenica. Al momento sembra davvero complicato immaginare che Vagnati riesca a superare la concorrenza del club francese, che avrebbe offerto 18 milioni (3 di bonus) al Verona, contro i 12, più una percentuale sulla rivendita, dei granata. Troppo poco. Si sta quindi pensando ad una soluzione di backup, ad esempio Jean-Victor Makengo dell’Udinese. Il segnale era già arrivato prima del match con la Fiorentina, quando Vagnati, ai microfoni di Sky Sport, aveva detto: “Operazione Ilic-Hien con il Hellas Verona? Stiamo valutando, siamo in una fase di riflessione generale”. E anche: “Shomurodov? Stiamo valutando con serenità, si è parlato di tante situazioni, tra cui la sua. Ma la Roma ha tanti paletti col fair play finanziario”. Per quanto riguarda il reparto offensivo, Juric ha chiesto con chiarezza un rinforzo. Eldor Shomurodov resta il principale obiettivo, ma l'offerta granata non va oltre il prestito con diritto di riscatto, mentre la Roma vorrebbe cederlo solo a titolo definitivo (o con obbligo di riscatto). Il mister, intanto, si è incontrato a Milano con Vagnati e il presidente Cairo anche per discutere del proprio rinnovo. Percorso sicuramente da approfondire, ma intanto si sono fatti i primi passi. Lato infermeria, è rientrato in gruppo Aina, lavoro differenziato per Pellegri e Schuurs e programma di recupero per Lukic. Durante la partita di Firenze, Djidji ha riportato la frattura del setto nasale (la terza da quando è a Torino) ed è stato operato a Chivasso. I tempi di recupero e l’utilizzo della mascherina protettiva verranno valutati nei prossimi giorni dallo staff medico, ma si pensa di poterlo convocare già per la prossima sfida ad Empoli, sabato 28 gennaio, allo stadio Castellani. L’Empoli di Zanetti, reduce dalla vittoria a San Siro contro l'Inter, è galvanizzato e ancora ricordiamo il match di andata da "vendicare": il Toro produsse moltissimo ma sprecò troppo e alla fine ne uscì solo un pareggio grazie al gol di Lukic al 90'. Ora serve tornare a sorridere prima dell’altro match contro la Viola in Coppa Italia, mercoledì 1 febbraio: serve continuare sulla strada di Firenze, solo per la maglia.
la scossa granata
Sbancato il Franchi dopo 47 anni. E ora quali ambizioni per questo Toro?
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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