la scossa granata

Surclassato il Milan, ora regalateci il sogno

Michelangelo Suigo Columnist 
Torna "La Scossa Granata", la rubrica di Michelangelo Suigo, con un nuovo appuntamento

Stadio pieno e carico, pubblico speranzoso del grande risultato, contestazione a Cairo e agli autori delle frasi ingiuriose dal pullman di Superga. Questo il clima, per certi versi surreale, di sabato sera prima di Toro Milan. Poi la goduria: tre gol rifilati ai secondi in classifica, gioco trascinante e spettacolo incredibile, con partita sontuosa non solo di Buongiorno (ormai non fa più notizia) e Zapata, ma anche di Pellegri (si, proprio lui) e di praticamente tutti i granata. Prestazione impreziosita dal 1° (euro)gol di Rodriguez, proprio nella partita che quasi certamente sarà di congedo dal Grande Torino. Sorpasso in classifica, infine, al Napoli e 9° posto. Un grande Toro strapazza il Milan e può ancora sognare l'Europa. Grande prestazione, gol di Zapata, Ilic e Rodriguez con azioni bellissime. E, udite udite, dopo averlo sperimentato grazie all'esordiente Dellavalle a Verona, i granata hanno scoperto il cambio gioco, che, come nell'occasione contro gli scaligeri, ha fruttato il 2° gol del Toro, grazie ad una meravigliosa apertura di prima di Karol Linetty. La serata, meravigliosa, è finita 3-1 anche grazie ad un paio di parate super di Milinkovic-Savic.

A 90 minuti dalla fine del campionato il Toro è miracolosamente ancora in corsa per la Conference League. Nella seconda parte del primo tempo si scatenano i granata. Il vantaggio arriva al 26', quando Linetty trova Rodriguez largo a sinistra con un cambio di gioco magistrale, cross al bacio dello svizzero e testata vincente di Zapata. I rossoneri spariscono e, prima di rientrare negli spogliatoi subiscono il raddoppio: l'azione è molto simile, con bella apertura di Pellegri e traversone di Bellanova da fondo campo dalla destra, perfetto per la testa di Ilic lasciato tutto solo. La ripresa comincia senza cambi e il Toro cala subito il tris: Rodriguez controlla dopo un'altra bella difesa della palla di Pellegri e calcia un missile di sinistro da fuori, il pallone bacia il palo e si infila ancora alle spalle di Sportiello. Soltanto sotto di tre reti i rossoneri provano a reagire, il tiro potente di Pulisic si stampa sulla traversa, ma l'azione era stata fermata per un fallo precedente. Poi Vanja è bravo a chiudere lo specchio a Jovic. Masina stende l'americano incautamente e inutilmente in area e Bennacer fa 3-1 dal dischetto. E' il momento di maggiore pressione dei rossoneri, Juric sostituisce Rodriguez con Vojvoda e Pioli lancia Leao al posto di Okafor. Il portoghese si accende soltanto in un'occasione, respinta da Vanja, e il Toro non soffre nemmeno l'ingresso di Giroud. A dieci dalla fine Buongiorno lascia il posto a Lovato e speriamo non sia stata la sua ultima apparizione al Grande Torino da giocatore granata.

Le parole di Juric post Torino Milan: "Se l'Europa cambierebbe il mio futuro? No, non cambia nulla. C'è una situazione di poca gioia e tanta polemica. Mancano i giusti presupposti. A me piace quando si rema dalla stessa parte. Stagione favolosa ma c'è poca gioia. Rammarico per contestazione a Cairo? Sì. Si sente questa cosa e pesano circa dieci punti, si vede tanto negativo perché c'è questo scontro e dopo il Bologna ci sono rimasto male per i fischi. Rimpianti di mercato? No, è più il rammarico di aver dato fiducia a qualcuno. Con società ho sempre avuto rapporti professionali, mai avuto problemi e mi hanno lasciato libertà di lavoro. Non posso dire una parola contro la società". Sapete ormai come la penso, non ho mai fatto mistero delle mie idee al riguardo. Qualche meritato fischio in alcune partite indecorose non può essere trasformato in una contestazione continua, in un clima perennemente ostile. Non è successo questo. Bisogna saper assumersi le proprie responsabilità, e a mio avviso Juric ne ha diverse. I suoi tre anni al Toro sono stati buoni, di sicuro non "fantastici" come ci ha raccontato lui. Ma ora non è ancora il tempo di fare bilanci. Il Toro saluta i tifosi del Grande Torino con una grande vittoria e può ancora sognare l'Europa, sempre che la Viola ci faccia (e si facci) il regalo e che si finisca il campionato davanti al Napoli, grazie ad un altro miracolo da fare domenica a Bergamo. Ivan Juric e il presidente, Urbano Cairo, si abbracciano all'uscita dal campo. È proprio vero che ci sono sere in cui funziona tutto. Peccato che da noi siano pochine. Ecco perché ne vogliamo ancora una. SFT.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.