Probabilmente, se non fosse arrivato un certo Duvan Zapata al centro dell'attacco non saremmo qui a festeggiare la vittoria schiacciante a Salerno. Senza voler togliere nulla a Sanabria (almeno a quello visto da gennaio a giugno), il colombiano avrà meno tecnica del paraguayano, ma là davanti fa reparto da solo. Lotta di fisico, la spizza di testa, fa a sportellate, prende falli, fa assit e tira. Gli manca (solo) il gol. Dopodiché a Salerno è accaduto che, una volta tanto, il Toro è stato tremendamente cinico e non ha sbagliato (quasi) nulla. Se a Zapata aggiungiamo un super (Ma)Radonjic e un Buongiorno cuore granata, la gara non è mai stata in discussione. Il Toro ha strapazzato la Salernitana all'Arechi con un rotondo 3-0 conquistando la seconda vittoria consecutiva che lo porta al quinto posto, insieme con Napoli, Fiorentina e Frosinone.
LA SCOSSA GRANATA
Torino show all’Arechi, tris alla Salernitana
LEGGI ANCHE: Toro inguardabile. Arrivano i rinforzi?
Juric a sorpresa deve fare a meno di Vlasic che non va nemmeno in panchina. Al suo posto sulla trequarti gioca Seck (brutta prestazione, sa solo fare dribbling ma non azzecca un passaggio ed uno stop) accanto a Radonjic, con Zapata prima punta. In avvio la Salernitana è più vivace e prova a farsi vedere nell'area di rigore dei granata con i suoi trequartisti. Ma dopo questa fiammata illusoria la squadra di Juric prende il sopravvento e al primo tentativo passa: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Lovato devia involontariamente servendo un assist a Buongiorno che da due passi spinge la sfera in fondo al sacco. Il gol del vantaggio taglia le gambe alla Salernitana che riesce a farsi viva soltanto con qualche sgroppata di Mazzocchi. Il Toro controlla senza problemi e al 43' raddoppia con Radonjic che dal limite trova un tiro a giro che non lascia scampo ad Ochoa. Sul 2-0 la squadra di Sousa prova a reagire ma è sfortunata: allo scadere Cabral centra in pieno il palo, sulla ribattuta si avventa Botheim che spara alto.
LEGGI ANCHE: Il Toro stecca alla prima, solite lacune
Nel secondo tempo il portoghese si gioca il tutto per tutto, schierando Ikwemesi, Tchaouna e Martegani e schierando i suoi con il 4-2-3-1. La mossa non paga ed il Torino sfrutta al meglio le praterie che si creano nella metà campo dei campani. Al 5' arriva il tris: Bellanova sfonda sulla destra, palla al centro per Radonjic che trova il gol dello 0-3. È notte fonda per la Salernitana che al 14' subisce anche il poker ma la tripletta del serbo viene annullata per fuorigioco. Al triplice fischio la festa è del Torino. Magnifiche le parole di Alessandro Buongiorno "Siamo contentissimi, dovevamo dare continuita' al nostro lavoro dopo la vittoria con il Genoa, in queste due settimane abbiamo lavorato sodo ed e' arrivata questa vittoria. Sono emozioni impagabili ed è per questo che sono rimasto".
Il 'ragazzo del Filadelfia', riferendosi alla decisione di rimanere al Torino anche per questa stagione ha aggiunto "Sicuramente e' stato un momento in cui ho pensato tanto: alla fine ha vinto il cuore e sono contento sia andata cosi'. Il Torino per me e' una squadra che lotta, che non molla, che suda su tutti i palloni, il nostro obiettivo e' migliorare ogni allenamento per cercare di fare piu' punti possibili. L'arrivo di Zapata? In campo non penso ci sia bisogno di commenti, fuori ho conosciuto un bravissimo ragazzo, insieme a lui possiamo aiutare tanto i compagni". E ora testa prima alla Roma e poi alla Lazio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA