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Foto di squadra during the Italian Serie A, 2024-2025 season, football match between Juventus FC and Torino FC on 09 November 2024 at SAllianz Stadium, Turin, Italy Photo Nderim Kaceli
Cari fratelli granata, mi è capitata una cosa che non avrei mai immaginato. Per la prima volta nella mia vita, avendo appena compiuto 55 anni e quindi avendo attraversato momenti bellissimi (l'ultimo Scudetto, l'ultima Coppa Italia, la cavalcata in Uefa verso la dannata finale, il San Mames e, duole dirlo, pochi altri...) e momenti pessimi (retrocessioni, partite sui campi più sperduti lungo lo stivale, cessioni di tutti i calciatori più brillanti e promettenti...) ho vissuto lo scorso weekend senza Toro come una liberazione. L'incubo si è "freezato" temporaneamente. Lo shock delle sconfitte ripetute è sparito. L'umiliazione subita in ogni campo si è volatilizzata. E ho potuto respirare e godermi il weekend come raramente è accaduto negli ultimi due mesi. Temo che questa incredibile sensazione sia capitata a molti di voi. E, tuttavia, penso che sia una sensazione drammatica, perché credo sia il termometro di una situazione insostenibile, alla quale non vorremmo pensare ma che, invece, ci fa soffrire terribilmente. Anche perché, come scritto già altre volte, la squadra delle prime giornate è completamente sparita per gioco, idee, coraggio, spregiudicatezza in avanti e personalità.
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Abbiamo assistito ad un'involuzione terrificante ed ora dobbiamo cambiare atteggiamento per raggiungere al più presto la salvezza. In questi casi, però, serve immediatamente fare autocritica e occorre discontinuità. Avendo ceduto inopinatamente 4/11 della formazione titolare passata (Buongiorno, Djidji, Rodriguez e Bellanova), smantellando letteralmente la difesa senza ricostruirla con elementi di livello adeguato per la Serie A, con il buco colossale sulle fasce e, dalla partita con l'Inter a San Siro, anche con la voragine in attacco a causa dell'infortunio a Duvan Zapata, ora occorre correre ai ripari. I difensori arrivati (Pedersen, Coco, Maripan, Walukiewicz e Sosa) o confermati (Masina), nelle squadre precedenti erano panchinari o seconde scelte. Coco era alla prima stagione in Liga con il Las Palmas neopromosso, Masina era riserva nell'Udinese, Walu era riserva ad Empoli salvato all'ultima giornata, Maripan era riserva al Monaco. L'unico teoricamente forte era Borna Sosa, che l'anno scorso ha giocato però solo 16 partite all'Ajax per infortuni e che, anche lui, sta facendo molto male al Toro. Ma, oltre alla qualità, sono tutti difensori abituati a giocare in una formazione con la difesa a quattro. Tutti i 13 gol subiti nelle ultime 6 sconfitte sono frutto di disattenzioni individuali di uno o più giocatori.
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Perché, quindi, non provare a passare a quattro in difesa? Da quando si è infortunato Duvan, inoltre, davanti siamo totalmente spenti, con zero gol nelle ultime tre partite. Mancano i veli tra le due punte, i centrocampisti non cercano gli attaccanti né verticalizzano le giocate. Allora perché non cambiare modulo, rendendolo più idoneo ai giocatori disponibili e alle loro attitudini? Idea: passare al 4-3-1-2 o al 4-3-3. Si potrebbe giocare con Lazaro e Sosa esterni, Coco e Maripan centrali, Ricci play con Ilic e Linetty (Tameze) a centrocampo e Vlasic dietro le punte Adams e Sanabria (Nje), con la variante del croato esterno destro alto nel caso del 3 davanti. Purtroppo non si può porre rimedio ora ai disastri del calcio mercato (speriamo almeno accada qualcosa a gennaio...), quindi occorre agire, e occorre farlo subito. Anche perché il Monza domenica non verrà a Torino in gita.
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Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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