la scossa granata

Vasco e il Toro. Eh già

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Torna "La Scossa Granata", la rubrica a cura di Michelangelo Suigo: "Certo, voi direte, una squadra di calcio è una cosa, un musicista è un’altra. Ma sono talmente tante e tali le caratteristiche che li accomunano..."

Michelangelo Suigo

Domenica 12 giugno. Roma. Il caldo rende torrida la città. Ma c’è un luogo nel quale il calore non è solo dato dalla temperatura estiva. Al Circo Massimo va in scena la seconda tappa romana del tour di Vasco Rossi. Un grande ritorno. Di fronte ad 80 mila persone.

Appena ho messo i piedi in quell’arena pazzesca, dove da lì a poco si sarebbe esibito il grande rocker italiano, mi sono venuti i brividi. Ho visto uno stadio gremito, di gente di tutte le età. Accomunati da un’unica fede, una grande passione per quell’idolo. Esattamente come ci accade, fratelli granata, quando siamo in Curva Maratona, o in qualsiasi altro luogo a gioire e soffrire per il nostro Toro. Ed è stata un’altra bellissima esperienza fatta con mio figlio, in quel legame che contraddistingue fortemente questa rubrica. La tradizione, indissolubile, di chi, come noi, come seconda pelle ha quella granata: “Di padre in figlio”.

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Certo, voi direte, una squadra di calcio è una cosa, un musicista è un’altra. Lui è un frontman, una star. Il Toro è fatto da tanti componenti, alcuni campioni, altri gregari. Vero. Ma sono talmente tante e tali le caratteristiche che li accomunano, che se ci si ferma un momento ci passano tutte davanti agli occhi. Origini umili, grinta, determinazione, passione, lotta, guai, cadute e ripartenze. Un percorso pieno di sacrifici, errori e successi. Proprio come Vasco ci racconta in “Eh già”: “Sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua” “Col cuore che batte più forte, la vita che va e non va”…

Esattamente come il nostro Toro. Per il quale soffriamo e talvolta ci infuriamo. Ma che non molla mai. “Con l'aria, col sole, con la rabbia nel cuore, con l'odio, l'amore. In quattro parole: Io sono ancora qua. Eh già”.

E ora, l’ultima tappa del Vasco Live il 30 giugno. Dove? A Torino. Allo Stadio Olimpico Grande Torino. Sipario.

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Sembrava la fine del mondo

Ma sono ancora qua

Ci vuole abilità

Eh, già

Il freddo quando arriva poi va via

Il tempo di inventarsi un'altra diavoleria

Eh, già

Sembrava la fine del mondo

Ma sono qua

E non c'è niente che non va

Non c'è niente da cambiare

Col cuore che batte più forte

La vita che va e non va

Al diavolo non si vende

Si regala

Con l'anima che si pente

Metà e metà

Con l'aria, col sole

Con la rabbia nel cuore

Con l'odio, l'amore

In quattro parole

Io sono ancora qua

Eh, già

Eh, già

Io sono ancora qua

Eh, già…

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata. 

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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