Dunque si riparte. È evidente che nessun tifoso provi reale interesse per questa nuova strana fase del campionato. Le ragioni sono di facile comprensione dopo il complicato periodo trascorso e quello che ancor più enigmatico che ci attende. Si giocherà, dunque, questo mini torneo estivo pieno di insidie e di preoccupazioni. Il distacco dall'evento debbo dire è pari ormai al solco che si è creato tra tifosi e questo Torino FC.
columnist
L’altro campionato
Abbiamo vissuto fino ad oggi una stagione di una bruttezza raramente rammentabile e la riprendiamo con gli stessi identici problemi pre-pandemia. I soldi, benedetti, maledetti soldi. Si è discusso dei premi qualificazione in Europa, si è discusso di rinnovi ed aumenti, ed ora si discute per la riduzione degli emolumenti causa Covid-19. Ora abbiamo un direttore sportivo nuovo, un allenatore in bilico, dei giocatori in scadenza che non sanno se debbono giocare, altri che non si sa dove andranno. Definirmi pessimista è correttissimo. Procediamo con ordine e pragmatismo: primo obiettivo, salvezza. Sarà dura, mi auguro in questi calciatori vi siano risorse a me sconosciute che emergano incredibilmente in quest'ultimo scorcio di torneo.
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Non dimentico che proveniamo da una serie di sconfitte indecenti, ma spero, come tutti, in un colpo di coda. Non è il momento di dar spazio alla retorica, non ne abbiamo la forza e la voglia, siamo ormai emotivamente ad un binario morto e grazie a questo doloroso periodo neppure i pimpanti video presidenziali (magari ci sentissimo anche noi carichi come negli anni 90...) ci smuovono dall'apatia. Mai avremmo pensato ad inizio stagione di trovarci così in basso in graduatoria a sperare addirittura nella sospensione del torneo per semplice, autentica, paura di retrocedere. Complesso discutere sull'opportunità di terminare il campionato, al di là delle penali eventualmente da pagare, non vi erano convincenti ragioni per portare a termine il torneo. Rispetto ad altre situazioni quella che stiamo vivendo è ancora in essere e lo sarà fino alla scoperta di un vaccino, dunque non se ne può neppure celebrare il superamento.
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Giusto anche osservare come il centro-sud Italia abbia vissuto l'epidemia con differente drammaticità e virulenza e dunque abbia trascorso questi mesi con un'ansia inferiore. Bando alle ciance, è deciso, si rigioca. Dopo pochi allenamenti contiamo già un paio di infortuni, ma non c'è problema, sui social sono di nuovo tutti guerrieri e leoni!
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
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