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Lampard da record prima di partire?

Renato Tubere
PREMIER LEAGUE – Tutto immutato al vertice dopo la 22esima giornata. Il Manchester United è saldamente al comando con 55 punti dopo aver battuto 2-1 (reti di van Persie al 19°, raddoppio nella ripresa del redivivo Vidic al 54°...

PREMIER LEAGUE – Tutto immutato al vertice dopo la 22esima giornata. Il Manchester United è saldamente al comando con 55 punti dopo aver battuto 2-1 (reti di van Persie al 19°, raddoppio nella ripresa del redivivo Vidic al 54° e gol della bandiera del nuovo arrivato Sturridge al 57° per gli ospiti) a Old Trafford un Liverpool sempre più lontano dalle prime posizioni. Per un'ora gli uomini di Sir Alex comandano in lungo e in largo le operazioni mentre i reds, ieri in un'improbabile casacca nero fumo, assistono passivamente senza mai rendersi pericolosi. L'assenza di Rooney fra i padroni di casa passa quasi inosservata, il che la dice lunga sulla condizione invidiabile dei red devils in questo momento della stagione. Negli ultimi dieci minuti il Liverpool è vanamente a caccia del pareggio mentre lo Utd manca di poco il colpo del definitivo KO in contropiede. A sette punti resistono i rivali cittadini del City che, dopo ben 37 anni, violano il campo dell'Arsenal con un 2-0 che non ammettte discussioni. Rimasti in dieci per fallo da ultimo uomo di Koscielny in area già al 9°, i Gunners vengono graziati da Dzeko che tira malamente addosso a Szczesny il rigore susseguente. Il dominio degli uomini di Mancini per tutti i novanta minuti di ieri si concretizza solo con le reti di Milner (miglior uomo in campo) al 21° e dello stesso Dzeko al 32°: Hart, che festeggiava le 200 partite coi Citizens, ha praticamente fatto da spettatore mentre Wenger in panchina assisteva quasi sbigottito alla progressiva debacle dei suoi. Molto discutibile nella ripresa il rosso diretto a capitan Kompany per una rude entrata su Wilshere: il manager jesino a fine gara ha annunciato che presenterà appello contro le tre giornate di squalifica. Molto difficile però che la Football Association smentisca pubblicamente l'operato arbitrale del discusso Mike Dean! Al terzo posto, a ben 14 punti dalla vetta della classifica, il Chelsea di un contestatissimo Rafa Benitez va a cogliere un 4-0 incredibile sul difficile campo dello Stoke. I Blues londinesi si vedono spianare un'autostrada da due autogol, entrambi di testa su azioni da corner, dello sfortunatissimo attaccante dei Potters Jon Walters al 47° e al 62°. Di Frank Lampard – 194esimo gol in carriera e ormai secondo goleador del club da cui si separerà in estate - su rigore al 65° e Hazard al 72° le altre due reti. In coda importante il passo in avanti del neo-promosso Southampton che va a vincere 1-0 (rigore di Lambert al 34°, 29esimo trasformato sui 29 finora battuti, mica male vero?) in trasferta contro un Aston Villa sempre più alla canna del gas. Ma è del Reading l'impresa della giornata. Vincono in rimonta 3-2 i ragazzi di Mc Dermott in casa contro il West Bromwich che, passato in vantaggio con una doppietta al 19° e al 62° del bravissimo belga Lukaku, crolla letteralmente nel finale. Di Kebe all'82°, Le Fondre su rigore all'88° e di Pogrebniak al 91° i gol dei Royals, ora due punti sopra il fanalino di coda QPR reduce da un noioso 0-0 contro l'ambizioso Tottenham di Villas Boas a Loftus Road.

LIGUE 1 – 20esimo turno favorevole al Lione che è primo con 41 punti dopo aver espugnato sabato lo Stade de l'Aube di Troyes. Finisce 2-1 col Troyes grazie alle reti di Gonalos all'11°, al pareggio dei padroni di casa del bomber Nivet al 38° e al gol partita di Umtiti al 75° per gli ospiti. Nell'anticipo del venerdì sera l'Ajaccio, grazie ai prodigi del portiere Ochoa, impone lo 0-0 al Paris St Germain di un deludente e fischiatissimo Zlatan Ibrahimovic. Esordisce senza lasciar traccia il brasiliano Lucas mentre Thiago Motta è giustamente cacciato a fine primo tempo per un bruttissimo fallo su Sammaritano. Verratti, speranza del calcio italiano, è rimasto ancora una volta in panchina: ma che ci sarà andato a fare il talento abruzzese a Parigi? Il club di Ancelotti e Leonardo è ora secondo a due punti dal Lione, mentre al terzo posto scivola il discontinuo Olimpique Marsiglia, sconfitto nel posticipo della domenica sera per 3-1 e sotto una fitta nevicata dal pericolante Sochaux: vanno sul 3-0 i padroni di casa con Privat al 18°, Bakambu al 40° e autogol di Morel al 46° mentre è di Jordan Ayew al 55° il gol della bandiera per i marsigliesi. L'impresa della giornata è del Nizza che, nel suo splendido impianto dello Stade du Ray, travolge per 5-0 l'ambizioso Valenciennes. Per i rossoneri della Costa Azzurra a segno Cvitanich al 45° e al 79°, Civelli al 59°, Eysseric al 64° e Digard all'87°. 29 reti segnate in 10 incontri, partite spesso ben giocate e stadi molto affollati spiegano a sufficienza perchè persino i francesi stiano molto meglio di noi italiani in fatto di calcio professionistico!

LIGA – 18 gare vinte su 19, 64 gol fatti e 20 subiti, imbattuti da ben 8 mesi: tutto questo mentre Tito Villanova, principale artefice di questa cavalcata inarrestabile, è di nuovo in Usa per guarire da un brutto male. Titolo quasi assegnato in Spagna per lo strapotere del Barcellona : il 3-1 alla Rosaleda di Malaga è firmato dalle reti di Messi al 26°, Fabregas al 48° e Thiago Alcantara all'80°: dell'ex River Plate Buonanotte al 90° l'unico gol dei locali, ora quinti a 31 punti raggiunti dal Rayo Vallecano che, a sorpresa, espugna lo San Mames di Bilbao. E' 2-1 sull'Athletic per le reti di Bangoura al 48°, Piti al 64° e San Josè al 76°. L'altro Atletico, quello di Madrid, rimane a 11 punti dai blaugrana. Successo per 2-0 al Calderòn contro il Saragozza grazie ai gol di Tiago Cardoso al 31° e di Falcao al 37°. In coda importante successo dell'Espanol sul Celta Vigo per 1-0 (rete di Sergio Garcia al 23°) mentre resta ultimo l'Osasuna a 15 punti malgrado il prestigioso 0-0 colto in casa contro il deludentissimo Real Madrid. Privi di Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo risparmiati da Mourinho per la Coppa del Re, le merengues perdono per doppio giallo in una manciata di minuti pure il panchinaro di lusso Kakà, sempre più ai margini della società madrilena: flop davvero colossale il loro!Renato Tubère