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La bella addormentata nel bosco
Charles Perrault
da I racconti di Mamma Oca 1697
La fiaba della bella addormentata la conosciamo tutti, ce l'hanno raccontata mille volte quando eravamo bambini e abbiamo ancora gli occhi pieni dei colori di Walt Disney, che nel 1959 la trasferì magistralmente sullo schermo. Per i due o tre lettori che non ricordassero la trama, si tratta della travagliata vicenda di una bellissima principessa, maledetta alla nascita da una perfida fata che la condanna a pungersi con un arcolaio al compimento dei quindici anni e poi a dormire (ma solo per intercessione di una fatina buona: la carogna voleva che la poverina, dopo la puntura, ci lasciasse addirittura le penne), fino a quando il solito principe non fosse giunto a risvegliarla con un bacio d'amore. Quando la fanciulla, che in fondo doveva solo guardarsi dagli arcolai, banditi peraltro dall'astuto genitore, ne trova uno, l'unico superstite, non le par vero di ferirsi e sprofondare nel lungo sonno. Fedele al detto "mal comune mezzo gaudio", la solita fatina buona, che continuava a vegliare (malissimo, a giudicare dai risultati ottenuti) sull'incolumità della principessa, decide di far sprofondare in un identico lungo sonno tutto il palazzo reale. E così tutti dormono, per anni e anni, finché il buon principe arriva a dare la sveglia a tutti.
Ecco: un sonno collettivo è quello che ci vorrebbe adesso, per noi, digiuni di Toro e di calcio giocato. Senza neanche il bisogno di ferirsi con un arcolaio (non ricordo di averne mai visto uno: sarebbe maledettamente complicato riuscire a pungersi), sprofondare in un sonno di due mesi sarebbe salvifico. Sorvolare ronfando le mille voci di calciomercato, le firme in arrivo, i contratti da depositare, i nomi sconosciuti dietro i quali sbavare come affamati davanti alle vetrine di un ristorante. Perdersi nei sogni ignorando i ritiri estivi, le amichevoli in montagna, la presentazione delle nuove maglie, i susseguenti dibattiti sulla tonalità di granata, per i più mai abbastanza granata, con l'inevitabile replica degli estimatori delle tinte stinte: "Sarà il sudore a renderle granata!". Saltare a pié pari i brividi estivi trasmessi dal tabellone del nuovo campionato, le ipotesi sulle partenze, scattanti o singhiozzanti a seconda dei primi avversari, il derby che arriva sempre troppo presto, così non saremo ancora entrati in forma per vincerlo, o troppo tardi, così loro saranno già al massimo della forma e quindi imbattibili.
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Dormire e poi svegliarsi al momento giusto, nel giorno della prima partita, appena in tempo per sentire lo speaker declamare la formazione, incazzarsi solo in quel momento scoprendo qualche assenza dolorosa, sbigottire ai nomi degli illustri sconosciuti, rallegrarsi magari per qualche colpo... Quella sarebbe beatitudine, un concentrato di emozioni normalmente diluito nel lunghissimo brodo mediatico dell'estate: incazzature in sintesi e poi subito il campo a presentare il conto. Peccato che queste cose succedano solo nelle favole...
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Adesso però devo chiudere: ho fretta, perché non vedo l'ora di andare a leggere le ultime news di calciomercato e di trovare la data in cui conosceremo il primo avversario della stagione 2023/2024. E di andare a cercare sull'atlante on-line la sede del prossimo ritiro, e chiedermi quanto tempo ci impiegherei in auto per farci un salto nel weekend, e sapere quando affronteremo la prima amichevole contro la rappresentativa locale e quando... In realtà il brodo mediatico diluito mi piace da impazzire. Chi se lo perde? Occhio a non pungersi con gli arcolai e occhi e orecchie bene aperti: se sapete di qualche colpo in arrivo, fatemelo sapere subito!
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Marco P.L. Bernardi presenterà il suo nuovo romanzo "Giallo profumo di limoni" venerdì 23 giugno alle ore 18.00 presso la Libreria Feltrinelli di Piazza CLN a Torino.
Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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