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credits: Nderim Kaceli
Una canzone per chiudere l'anno vecchio e un'altra per aprire il nuovo
Pablo
Francesco De Gregori / Lucio Dalla
dall'album Rimmel (1975) RCA Italiana
Pablo, il protagonista dell'omonima canzone di De Gregori, è un lavoratore spagnolo costretto ad emigrare in Svizzera e lì deceduto a seguito di un incidente sul lavoro.
A raccontarci la storia è un altro emigrante, che ha condiviso con lui l'esperienza dura di chi con le manifa castelli e costruisce autostrade e che lo mantiene presente nel ricordo: Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo, ripete molte volte, in chiusura di brano, per rimarcare che la vita di Pablo continuerà anche dopo la sua morte, finché qualcuno ne evocherà la vicenda.
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Questa canzone è ideale per chiudere il travagliato 2022, perché permette ancora una volta di ricordare i 6500 caduti sul lavoro in Qatar, nell'atto di costruire un Mondiale che, nel giro di un paio di settimane, è già stato fagocitato dall'incalzare degli eventi, come i giganteschi stadi che lo hanno ospitato.
Immaginiamo che ognuno di quei caduti fosse il Pablo della canzone, con la sua storia (la moglie ingrassata), le sue passioni (il gallo da battaglia) e le sue speranze.
Se riusciremo a pensare ad ognuno di quei 6500 uomini come a una singola persona e non a un numerino su una tabella, ci renderemo conto dell'enorme conto di sangue e possibilità inespresse tributato allo svolgimento di 64 partite di calcio.
E sfuggiremo al ritmo incessante dello show che tutto tritura e poi sputa.
Fuga complicata da attuare, ma sulla quale potremo concentrarci nel nuovo anno, per prepararci a vivere il Futuro.
L'anno che verrà
Lucio Dalla
dall'album Lucio Dalla (1979) RCA Italiana
Tutti stiamo volgendo lo sguardo al 2023, come se il suo semplice arrivo bastasse a cancellare i malefici effluvi del 2022 (quest'anno si è portato via anche Pelé, addio Rei!) come se ci bastasse strappare l'ultimo foglietto del calendario per disporre di un nuovo album sul quale disegnare quel che ci pare. Ogni anno, è sempre così.
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Nella sua celeberrima canzone, Dalla si lancia in profezie strampalate e traboccanti di speranza, specchio dei sogni che animano chiunque rivolga lo sguardo "oltre" e abbandoni la banalità del presente.
Il migliore augurio sta tutto nell'ultima frase del brano di Lucio: l'invito a prepararsi a vivere i giorni che verranno.
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L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità
Prepariamoci, dunque.
Buon Anno a tutti. E sempre Forza Toro!
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