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ISERLOHN, GERMANY - JUNE 14: Alessandro Buongiorno of Italy in action during a Italy training session at Hemberg-Stadion on June 14, 2024 in Iserlohn, Germany. (Photo by Claudio Villa/Getty Images for FIGC)
Italia, Mino Reitano, 1988
La Nazionale mi ha fatto l'effetto della canzone Italia scritta da Umberto Balsamo, autore di successi riempipista e dell'indimenticabile sciolgo le trecce e i cavalli corrono, che ha sfidato per il significato enigmatico generazioni di solutori di rebus.
Italia Venne interpretata da un commosso Mino Reitano al Festival di Sanremo del 1988 e anch'essa si lasciò dietro un interrogativo: perché quella successione di immagini? Immagini che ricordano certe cartoline kitsch degli anni Settanta con il tramonto ricolorato di verde o di arancione aranciata d'arancia e due bruttarelli abbracciati in un angolo, o una ragazza in riva al mare di cui s'intuisce la nudità, mitigata dal controluce.
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Poi mi prende l'emozione per Firenze che sta là, per Venezia che si muove e l'eterna Roma è qua, declamava Mino, al quale non potevi non volere bene, perché lo vedevi che ci credeva. Ma quei qua e là davano l'impressione di trovarsi all'Italia in miniatura di Rimini, dove effettivamente si vedono in un colpo d'occhio Mole, Duomo di Milano, Campanile di San Marco e Colosseo: erano veramente troppo per la sensibilità poetica di noi che stavamo crescendo a pane e Fabrizio de André. E Venezia che si muove ci trasmetteva un vago senso di mal di mare.
Identiche sensazioni ha lasciato l'Europeo tedesco degli Azzurri: impressione di una squadra di calcio intravista in controluce in un contesto reso kitsch dalla sovrabbondante retorica che ne accompagnava ogni triste uscita. Perfino la voce spezzata dei commentatori era di troppo; era come l'urlo Italia, Italia, di terra bella e uguale non ce n'è: potrebbe anche essere vero, ma se te lo gridano in quel modo qualche dubbio ti viene.
Già, i dubbi... Che grande virtù farseli venire e non sprofondare nella sicumera: quando perseveri con protervia, anche a fronte degli sbandamenti e di una qualificazione agli ottavi strappata con le unghie e con un'altra parte del corpo che non è bene nominare, finisce che ti fai travolgere dalla nazionale elvetica, trasformandola per una sera nel grande Brasile dell'82.
La consolazione è stata che i due granata aggregati alla truppa in missione in terra di Germania non sono stati schierati nemmeno per un secondo. Il punto è che si fa fatica a dirlo che la spedizione è stata fallimentare, perché c'è sempre qualcuno pronto a offendersi, a sbandierare alibi. Non si è sentito parlare di dimissioni.
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Ventura per molto meno fu condannato al pubblico ludibrio e additato come il responsabile di tutti i mali della nazione: verrebbe da chiedersi come mai vengano praticate simili disparità di trattamento. Verrebbe da pensare che il Toro gli fosse rimasto appiccicato addosso e lo rendesse sacrificabile.
Ora, chiuso il capitolo Europei, dovrebbe animarsi il calciomercato. Poi le amichevoli e a metà agosto incontreremo il Milan a San Siro, per rompere il ghiaccio con il Campionato. Un inizio niente male, da sorbire in spiaggia appena sparati i fuochi di Ferragosto.
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Italia di Mino Reitano prese più di un milione e centomila voti e arrivò sesto al Festival, diventando un classico per i nostri emigranti. Insomma fu un successone, l'ennesimo per Mino e per Umberto Balsamo, che tra gli anni Settanta e Ottanta ne sfornava a ripetizione: in questo decisamente la canzone non ricorda la Nazionale...
Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.
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