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Eroi granata
We Don't Need Another Hero
Tina Turner (1985) – Capitol Records
Aunty Entity, la regina crudele di un regno di disperati nel cuore del deserto postapocalittico, la coprotagonista del film Mad Max-Oltre la sfera del tuono, ha il volto di Tina Turner, una che, anche quando non recitava, era comunque una regina. Riesce a trasmettere al suo personaggio la grinta disperata che la contraddistingue, regalando un'interpretazione memorabile a uno dei classici della fantascienza anni Ottanta. E poi c'è un brano in quel film, anzi il brano trainante della colonna sonora, quel We Don't Need Another Hero che, una volta sentito, non ti esce più dalla testa. Il rock questa volta tocca un grande tema: la repulsione per il mito dell'eroe ammantato di retorica in favore di un semplice desiderio d'amore, di una normalità che sfugga all'orrore per quel breve attimo che è l'esistenza umana, il breve tragitto che ci porrà inevitabilmente di fronte alla domanda definitiva (La nostra storia brillerà come una luce o finirà nel buio?, si chiede il testo della canzone).
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La frase iconica Sfortunata la terra che ha bisogno di eroi, scritta da Bertolt Brecht nella Vita di Galileo, viene reinterpretata dalla voce graffiante di Tina, acconciata e abbigliata, per l'occasione, in salsa cyberpunk con colossali orecchini postatomici, e diventa la scossa elettrica che ci rianima, come il fulmine che dava la vita alla creatura del dottor Frankenstein. Per noi del Toro, il messaggio della canzone andrebbe però ribaltato: mai, come in questo momento, in casa granata è forte il bisogno di eroi. Un'esigenza evidente. E' violento il desiderio di imbattersi in quei personaggi che fanno volare con le loro imprese, eroi nei quali i bambini possono riconoscersi e che permettono ai grandi di ritornare bambini. Zapata è uno che ha tutto per diventare un eroe granata.
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Fisico possente, scatti felini e, soprattutto, il dono di re Mida, cioè la capacità di trasformare nell'oro dei goal la mole di gioco creata dai compagni. Eroe potenziale, in divenire, che forse sarà...
Ma già adesso un eroe lo abbiamo, uno che non ha più niente da dimostrare: si chiama Alessandro Buongiorno. Come gli eroi veri, ha spezzato l'ordine delle cose sovvertendo la sequenza già delineata dei fatti, che doveva sfociare nella firma con l'Atalanta e nella separazione dalla squadra del cuore. Ha opposto il gran rifiuto, mettendo il proprio cuore davanti ai soldi, atteggiamento al limite del blasfemo, in un mondo vacuo e zeppo di lustrini come quello del calcio. E allora, per una volta, osiamo capovolgere l'adagio brechtiano: Beati noi che abbiamo bisogno di eroi! Eroi futuribili ed eroi presenti, Duvan, Alessandro e tutti gli altri privilegiati eroi potenziali, almeno fino a quando calcheranno quel rettangolo verde che calamita i nostri sguardi e le nostre speranze granata.
Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.
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