Tremano le città del calcio

La città trema

Edoardo Bennato

dall'album E' arrivato un bastimento, 1983 (Ricordi)

Edoardo Bennato è maestro dei concept album ispirati alle fiabe.

Burattino senza fili del 1977 raccontava di Pinocchio per mettere alla berlina i malvezzi di furbi e benpensanti e Sono solo canzonette del 1980 si rifaceva alla favola di Peter Pan per parlare di libertà, sogni e sognatori.

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E' arrivato un bastimento completa la trilogia e si ispira alla fiaba del Pifferaio di Hamelin, l'inquietante vicenda narrata dai fratelli Grimm: un musico, adirato per non essere stato pagato dagli abitanti della città che aveva liberato dai ratti grazie al suono del suo strumento incantatore, si vendica attirando, col medesimo piffero, i bambini degli inadempienti per imprigionarli per sempre in una caverna.

La città trema, il brano di apertura, è un autentico pugno allo stomaco che più hard rock non si può, con   un'introduzione travolgente di chitarre e batteria tra le più azzeccate da un artista italiano e un testo che ribalta le dinamiche del racconto, trasformando l'antro in un rifugio per i reietti e i topi in giustizieri che si riversano nelle stade della città, facendola crollare.

Nel mondo del calcio, sono tante le città tremanti in questo momento.

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Quella di un onnipotente ente organizzatore che, pur di concedere l'evento più importante a un determinato paese, ricco ma sfavorito dal clima torrido, stravolge abitudini consolidate nel tempo, collocandolo in un periodo dell'anno che obbliga l'intero pianeta alla sospensione dei propri impegni, come in un forzato letargo invernale.

Quella di una supremazia calcistica globale (l'alternanza secolare al successo delle squadre europee e sudamericane) duramente messa alla prova, nell'evento di cui sopra, da forze nuove e fresche (E' arrivato un bastimento carico di novità, canta Bennato in un'altra canzone dell'album).

Quella di una supremazia calcistica locale talmente autoreferenziale da esporsi ai colpi della giustizia sportiva e non.

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Tremano le città, ma forse resisteranno.

Ancora una volta.

Ma i colossi hanno mostrato i loro piedi d'argilla e presto o tardi franeranno, come nella Storia è sempre accaduto ai giganti.

Capiterà, prima o poi.

Come chiude la canzone il cantautore di Napoli: Sarà una cosa sensazionale, vedrai. Nessuno si salverà!

E' solo questione di tempo: sarebbe bello che le prime crepe nascessero nelle coscienze di chi fruisce dello show, nelle nostre coscienze di spettatori.

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Basterebbe un po' di vergogna per gli stipendi di quei calciatori che si vedono offrire assegni con tanti zeri quanti basterebbero per salvare vite umane a migliaia, un po' di sacrosanta indignazione per l'ecatombe degli schiavi destinati ad erigere le moderne piramidi degli stadi nel deserto, un po' d'imbarazzo per gli interessi in gioco e i compromessi che si faranno per salvare il salvabile.

Il distacco dal campionato di questi giorni, questa disintossicazione forzata, potrebbe farci bene: guardare il giocattolo dall'esterno ne svela la fragilità.

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Quando ripartirà il carrozzone, cerchiamo di non scordarcene alla prima partita.

Tarallucci e vino non mascherano l'amaro del veleno.

Autore di gialli, con "Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri" ha vinto l'edizione 2020 di GialloFestival. Marco P.L. Bernardi condivide con il protagonista dei suoi romanzi l'antica passione per il Toro e l'amore per la letteratura e la canzone d'autore.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.