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L’autogol di Benassi

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Lettere alla Redazione / Riceviamo e pubblichiamo il pensiero del dottor Guido Regis
Guido Regis

Gran parte della tifoseria granata sapeva nel suo profondo che sarebbe accaduto. Non è essere menagrami, come qualcuno vuol far passare chi semplicemente vede molto lontano, ma analizzare il passato, comprendere il  presente  ed immaginare il futuro sulla base dei dati oggettivi.

Il Goal di Benassi è l’emblema dell’ennesimo autogoal di Cairo, Ferrauto, e Petrachi. Uomini in gamba, senza dubbio, ma con i limiti quasi invalicabili di tutti coloro che hanno la presunzione di essere più bravi di quanto realmente sono, che ritengono di poter fare a meno dei consigli e della guida di persone che sono capaci almeno quanto loro, ma marchiati dal “difetto” di non essersi mai preoccupati nella vita di mettere la loro bravura al servizio di due obbiettivi poco nobili, per quanto anelati dalla massa e che danno potere:  fare soldi ed immagine.

Ed ecco che il Torino FC ancora una volta si comporta come il gambero e lo dimostra già prima dell’estate. Il problema non sta nel valore degli “uomini”; non mi riferisco solo ai calciatori,  che si confermano, licenziano, acquistano o vendono ogni anno, ma nella filosofia e quindi strategia che si adotta nell’ effettuare queste ed altre operazioni, anche meno note ed eclatanti, spesso ben più importanti.

Se Il Presidente ed il solito sparuto gruppo dei suoi fedeli collaboratori non si mettono definitivamente in testa che per provare a competere con le grandi forze economiche e speculative del calcio mondiale, il Mondo Toro deve essere, volenti o nolenti, il motore trainante e la principale risorsa del Torino FC, non c’è verso, continueranno a fare come i gamberi.

Ogni passo avanti dal 2006 ad oggi del Torino FC è avvenuto quando questi signori hanno consapevolmente, pur non ammettendolo mai pienamente,  seguito percorsi che gli sono stati indicati, con una fatica mostruosa e a caro prezzo personale in termini di energia ed economici, da uno ristretto gruppo di altissimi professionisti di ogni genere, tifosi saggi, attivi ed innamorati del Toro. Il Filadelfia, tanto per fare l’esempio più eclatante, senza di loro non si sarebbe mai fatto. Quando, come ciclicamente è avvenuto in questi 11 anni, si è ritenuto di non ascoltarli più, anzi di cercare nuovamente di emarginarli, il Torino FC ha immancabilmente toppato. Non serve nemmeno mettere troppa mano al portafoglio Presidente, l’avrà imparato!

Serve capire ed accettare i livelli di cultura, serve chiamare a se con estrema rapidità e chiedendo “per favore” , tutte quelle persone che non urlano, non scrivono sui blog, non sbuffano, non amano la ribalta, non fanno le formazioni e i moduli di gioco, non chiacchierano a vanvera,  ma hanno le competenze, le professionalità e la sincera e disinteressata passione granata per raccogliere tutto quanto di buono il mondo granata le può offrire, e soprattutto indicarLe quasi sempre la strada giusta. E fatto ciò, serve non comportarsi più come il gambero e dimenticarsi di tutto nuovamente, quando le cose torneranno a funzionare.

RisorgimenToro docet

Dr. Guido Regis  -  Associazione ToroMio 

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