In una fase del campionato in cui contano tantissimo le motivazioni, per il Torino aver vinto la sfida contro l’Empoli è un ottimo segnale. I giocatori di qualità possono permettere di vincere le partite anche solo con un colpo di biliardo. Prima, però, è necessario che la squadra si metta sul piano dell’avversario relativamente all’aspetto agonistico. Il Torino lo ha fatto, pur concedendo qualcosina di troppo all’Empoli, che si è fatto preferire per un’ora di gara. Ma, salvo rare eccezioni, non ci sono partite facili in Serie A e un pizzico di fortuna è sempre necessario. Non si può parlare di fortuna, tuttavia, se si guarda il ruolino di marcia del Torino da inizio 2025. Sono stati diciotto i punti raccolti in undici partite, e se qualche volta (a Bergamo o contro l’Empoli) gli episodi sono girati bene, altre volte (a Bologna) sono girati male.


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Le ragioni del buon 2025 del Torino
In generale, c’è una continuità di risultati meritata e voluta, una semplice conseguenza del fatto che tutte le componenti stanno lavorando bene. La società è intervenuta ottimamente a gennaio, l’allenatore sta trovando le soluzioni giuste a livello tattico e riesce a farsi seguire dai giocatori, trasferendo il suo carattere. I calciatori si stanno mettendo tutti a disposizione, con unità di intenti e generosità. Sia chi gioca di più, sia chi gioca di meno: tutti si sentono parte di qualcosa e ora non resta che continuare così. L’Europa resta un miraggio, ma quantomeno si può provare a superare il record di 53 punti dell’era Juric. Scommettiamo che un po’ a tutti al Torino farebbe piacere.
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