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columnist
TURIN, ITALY - FEBRUARY 13: Torino FC players and staff form a team huddle following the Serie A match between Torino FC and Genoa CFC at Stadio Olimpico di Torino on February 13, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
In altre situazioni, un pareggio - pur senza emozioni - contro una squadra lanciata contro il Genoa, da parte granata, sarebbe stato accolto in ben altro modo. Solo che sul morale della squadra e dell’ambiente non può non pesare il dato che parla di due vittorie in ventidue partite di campionato. Il Torino contro i rossoblù ha fatto passi avanti sul piano della solidità difensiva; le statistiche descrivono una partita equilibrata, anche se è stato il Genoa ad avere le occasioni migliori. Questo dà degli elementi di conforto a Nicola, che ha trovato una squadra esanime. Ha restituito carattere, ora sta provando a dare solidità ed equilibrio. Non è capitato tante volte quest’anno al Torino di mantenere la rete inviolata, perciò quando questo accade si tratta di un passo avanti, anche se piccolo.
Certo, restano i gravi limiti di una squadra che ancora una volta ha confermato l’incapacità di trovare giocate e guizzi vincenti, per limiti caratteriali ancor più che per limiti tecnici. Quando ci si trova spalle al muro e non si ha niente da perdere, è più facile mollare i freni inibitori e prendersi qualche rischio in più. Quando invece c’è equilibrio, a causa della classifica prevale la paura di sbagliare, la paura di perdere. All’interno del Torino c’era l’auspicio che la rimonta di Bergamo potesse rappresentare la scintilla per uscire dalla spirale negativa, ma i granata – pur avendo messo in campo uno sforzo apprezzabile nella ripresa – hanno dimostrato che serve qualcosa di più per scacciare i fantasmi. Non è e non sarà facile. Il tecnico però deve far capire alla squadra che è inutile piangersi addosso e che i risultati si costruiscono con il lavoro. Di tempo per lavorare ce n’è sempre meno, ma la prospettiva attuale di questa squadra è lottare per arrivare alla 38esima giornata con un punto in più della terzultima. Dunque, l’imperativo è combattere.
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