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columnist
"La mini-serie di sei partite (cinque di campionato e una di Coppa Italia) tra la sosta Nazionali di ottobre e quella di novembre ci ha consegnato l’immagine di un Torino che sta lottando per (ri)costruirsi dalle macerie, tra mille difficoltà, dando segnali contrastanti. La squadra granata al momento è difficile da inquadrare perché non ha ancora una propria identità definita. A tratti ha mostrato passi avanti dal punto di vista del gioco e della gestione della palla, facendo però vedere di non essersi tolta di dosso le paure e le insicurezze di un 2020 davvero scadente. E poi c’è stata la partita contro il Crotone, che ha per certi versi rimescolato le carte fornendo indicazioni in controtendenza rispetto ai match precedenti.
"Da un lato, il Torino incassava troppi gol: contro i calabresi ecco il primo clean sheet stagionale. Che Giampaolo porti il fatto di non aver preso gol dall’ultima classifica come dimostrazione dei miglioramenti apportati rende l’idea della fatica che ha fatto e sta facendo questa squadra. Ma va concesso sicuramente il fatto che si tratta di un passo avanti. Ma c’è anche un passo indietro bello evidente; si era scoperto recentemente un Torino che aveva riscoperto un certo feeling col gol, segnando due reti per cinque partite consecutive. Ebbene, contro il Crotone zero tiri in porta tentati fino a pochi minuti dalla fine. Qualcosa che non può non preoccupare Giampaolo al di là delle dichiarazioni pubbliche: l’attenuante dei tanti impegni ravvicinati che hanno tolto brillantezza esiste ed è solida ma non giustifica del tutto la totale assenza di conclusioni verso la porta per gran parte del match contro una squadra da 17 gol presi e 2 punti in 7 partite.
"Giampaolo ha dimostrato di avere il controllo della squadra e di essere in grado di farla migliorare. E il Toro è comunque una squadra viva. Per questo non ha senso mettere in discussione la sua posizione come alcuni avevano provato a fare solo pochi giorni fa. Tuttavia durante la sosta nazionali avrà qualche domanda da farsi. Il tecnico abruzzese per cercare di mettere i suoi nelle condizioni migliori ha già mutuato dal “Mazzarrismo” l’utilizzo della difesa a tre e anche la strategia del far sfogare l’avversario per poi cercare di vincere negli ultimi minuti. A indurlo a questo sono state anche le mancanze del calciomercato (regista e seconda punta all’altezza mancano tutt’ora). Impossibile chiedere tutto e subito a Giampaolo e i progetti tecnici necessitano di tempo e idee per crescere e svilupparsi. Tuttavia a tratti si ha l’impressione che, finora, sia il Toro che sta cambiando Giampaolo e non viceversa.
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