Le ultime positive prestazioni (tale era stata anche quella di Bologna nonostante la mancata vittoria) avevano illuso un po’ tutti, nell’ambiente Toro, di potersela giocare alla pari contro il Napoli. Forse anche lo stesso Nicola, che ha allestito un piano partita coraggioso e fatto giocare dal primo minuto tutti i titolari diffidati (Nkoulou, Verdi e Belotti). Il campo poi ha detto che granata e azzurri c’è troppa differenza tecnica, accentuata dalla grande consapevolezza che ha in questo momento il Napoli.
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Calma e gesso
Il peso del match di lunedì prossimo è sotto gli occhi di tutti ma altrettanto chiaro è che la vittoria è alla portata della squadra di Nicola
Gli azzurri avevano rifilato cinque reti ad una Lazio che poi ha battuto 3-0 il Milan; ogni partita fa storia a sé, ma probabilmente in questo momento il Napoli esprime il miglior calcio del campionato. Dal canto suo il Torino non è stato remissivo sul piano dell’atteggiamento, ma non ha trovato le soluzioni giuste per rispondere colpo su colpo, né dal punto di vista tattico, né da quello tecnico. E il risultato alla fine è persino da accogliere favorevolmente in chiave differenza reti generale (che potrebbe anche essere importante a fine campionato).
Calma e gesso, dunque: il Torino può e deve archiviare in fretta questa sconfitta, che rientra nella normalità delle cose e quindi non può togliere le certezze faticosamente costruite, per proiettarsi anima e corpo alla prossima partita, quella contro il Parma. Il peso del match di lunedì prossimo è sotto gli occhi di tutti ma altrettanto chiaro è che la vittoria è alla portata della squadra di Nicola. Di certo l’assenza di Mandragora e (checché se ne dica) anche quella di Verdi tolgono qualità al centrocampo, ma non basteranno come alibi. Nicola ha una settimana di tempo per ripensare il suo centrocampo, i giocatori dovranno radunare tutte le energie psicofisiche e trovare il modo di vincere questa partita. Ora più che mai, non importa come.
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