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EDITORIALE

Diamo tempo a questo Toro

Gianluca Sartori

Un derby dall’esito prevedibile, forse scontato: ma la squadra di Juric ha margini di crescita

Era quasi scritto che finisse così, con un gol della Juventus nei minuti finali come tante volte è già accaduto nei derby degli ultimi anni. Il Torino ha pressato, giocato, ci ha provato finchè ne ha avuto: davvero poco si può imputare alla squadra per impegno e dedizione. Ma si era già intravisto a Venezia che la squadra stesse trovando difficoltà dal punto di vista fisico a causa della mancanza di ricambi. Difficoltà che si sono riviste nel derby, amplificate dal cinismo e dalla classe della Juventus: i bianconeri sono stati stritolati dalla morsa del Toro finchè i ragazzi di Juric sono riusciti a fare il loro gioco, ma alla lunga hanno avuto la meglio grazie alla maggior qualità che avevano tra campo e panchina.

Belotti, Pjaca, Praet, Zaza: assenze che hanno privato il Toro di qualità e fisicità in avanti, senza ricambi offensivi (specie con le cinque sostituzioni) non si va lontano. Ma le risorse importanti in rosa ci sono e vanno solo recuperate. Juric, da questo punto di vista, ha ragione nell’essere stupito per come i forfait si siano prolungati più del previsto. Il tecnico, nella sua analisi, ha fatto anche riferimento alla mancanza di conoscenze nell’interpretare gli spazi e le misure anche a gara in corso. Ma si può avere fiducia nel fatto che questi ingredienti possano arrivare col tempo.

Il Torino, nel derby, ha schierato un undici che aveva un’età media di 24 anni e 45 giorni, il più giovane in Serie A dal maggio del 1996. Inevitabile pensare che i margini di miglioramento ci siano eccome: questo è un Toro in divenire che però ha dato già buoni segnali. Questo è il parzialissimo bilancio dopo il primo scorcio dell’era Juric: la squadra appare promettente e ha già assorbito bene gli insegnamenti dell’allenatore. Otto punti in sette partite: nulla per cui esaltarsi a causa di errori evitabili, ma la strada è ancora lunga e ci sono i presupposti per una stagione all’insegna della spensieratezza se il Torino proseguirà con questa unità di intenti e se trasformerà l’amarezza per il derby perso in voglia di rivincita.