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EDITORIALE

Fidatevi di questo Toro

Gianluca Sartori Direttore 
La squadra di Juric ha compattezza, unione di intenti, voglia di togliersi soddisfazioni. Ci sono i presupposti per un finale di campionato interessante

Il solito refrain lamentoso del “campionato finito a febbraio”, a cui in molti nel mondo granata sono affezionati, nel caso del Toro di oggi lascia spazio alla curiosità del capire dove può arrivare la squadra di Juric, che da settimane ha davvero cambiato marcia. Dalla partita contro la Lazio in poi, la squadra non ha più sbagliato una partita, e quando non ha raccolto i tre punti è stato solo per episodi negativi. C’è chi definisce la vittoria col Monza una vittoria sporca e cattiva: potrà pure essere così (anche se le statistiche dicono il contrario), ma nell’ultimo spezzone di campionato i risultati hanno certamente la precedenza sulle prestazioni.

Il Torino di Juric dell’ultimo mese e mezzo ispira fiducia perché è unito, compatto e ragiona da squadra vera. Sa giocare con intensità, non prende mai gol e riesce a creare presupposti per cambiare marcia anche sul piano offensivo. Alcuni giocatori (su tutti Sanabria e Ricci) possono rendere molto di più di quanto fatto fino ad oggi. E ci sono leader tecnici e caratteriali come Buongiorno, Bellanova e Zapata in grado di trascinare i compagni. Ecco le ragioni per cui il rush finale di campionato dei granata sarà tutto da seguire. La possibilità dell’ottavo posto valido per l’Europa ingolosisce ed è logico attendersi un Toro in grado di giocarsela al massimo.