- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
TURIN, ITALY - MARCH 02: Referee Matteo Marchetti shows Samuele Ricci of Torino FC (not pictured) a red card during the Serie A TIM match between Torino FC and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico di Torino on March 02, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
È difficile parlare di calcio quando una gara viene decisa dall'arbitro. Al Toro si può imputare ancora una volta lo scarso cinismo di un primo tempo in cui anche l'1-0 sarebbe stato stretto, ma che cosa sarebbe successo se i granata avessero giocato anche la ripresa in undici contro undici? Nessuno può saperlo e allora nulla si può rimproverare a una squadra che ha avuto la sola colpa di imbattersi nell'arbitro sbagliato. Anzi, ai granata va dato il merito di essersi compattati, evitando la peggiore delle beffe e sfiorando anche il colpaccio in un paio di occasioni.
L'assoluto protagonista di Torino-Fiorentina ha un nome e un cognome: Matteo Marchetti. Una direzione folle quella del fischietto di Ostia Lido che non ha mai avuto la gara in pugno e in chiusura di primo tempo si è inventato un secondo giallo ai danni di Ricci che ha compromesso la partita del Toro. Una scelta priva di logica, dettata da un gesto che mai avrebbe meritato il cartellino. A maggior ragione vedendo quante volte gli arbitri lascino correre proteste ben più vistose. Dovrebbe saperne qualcosa anche Marchetti, che a settembre fu mandato a quel paese (per usare un eufemismo...) da Barella, ammonito pochi istanti prima, ma si limitò a chiudere un occhio.
In un campionato in cui il Var resta in silenzio quando Gatti prende a pugni e gomitate gli avversari e a certe squadre è permesso accerchiare l'arbitro ad ogni fischio contro, il secondo giallo ai danni di Ricci è semplicemente privo di senso. Senza entrare nel merito di chi parla di sudditanza, di protagonismo o di direttori di gara semplicemente scarsi, non va dimenticata una cosa: certi errori sono determinanti e pesano tantissimo nell'economia di una stagione. E non è la prima volta in cui il Toro si trova a recriminare per episodi pagati a caro prezzo. Se i granata non arriveranno in Europa dovrà essere a causa dei propri difetti ed errori (che non mancano), non per il Marchetti di turno...
© RIPRODUZIONE RISERVATA