EDITORIALE

I periodi-no esistono davvero?

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Un'annata di transizione come quella del Torino attuale può definirsi tale solo se si sfrutta quello che accade per lavorarci su
Gianluca Sartori Direttore 

Nel calcio come nella vita c’è una buona componente di aleatorietà, ma se certe cose si ripetono per un lungo periodo è perché dei motivi ci sono. Bologna-Torino si è conclusa in parità al termine di una gara che ha visto i granata tornare solidi e concentrati, ma ancora una volta non in grado di raccogliere quanto meritato. Gli episodi non sono girati dalla parte della squadra di Juric, verissimo (in particolare è al limite dell’inaccettabile la distrazione della squadra arbitrale in occasione del rigore non concesso per il pasticcio Skorupski-Medel). Ma non è certo la prima volta in cui il Torino ottiene meno di quello che semina.

Non può essere un caso se dopo 28 giornate la percentuale realizzativa dei granata (ossia il rapporto tiri totali/reti fatte) è la terzultima della Serie A. Come non si può parlare di caso se arrivati a questo punto della stagione il Torino (con sette gol fatti) ha il peggior attacco da trasferta dei cinque principali campionati europei insieme a un altro paio di squadre. Volendo, l’elenco prosegue; non si può parlare di una combinazione se il Torino ha beccato il 39% dei gol nell’ultimo quarto d’ora. Ed è difficile prendersela con le congiunzioni astrali avverse se le squadre di Juric accusano spesso un calo di risultati nei gironi di ritorno.

A scanso di equivoci, non abbiamo cambiato idea sul fatto che il progetto tecnico attuale del Torino, quello targato Ivan Juric, sia credibile e meriti fiducia. Al contempo, è evidente che ci siano dei margini di miglioramento e che questa annata di transizione possa definirsi tale solo se si sfrutta quello che accade per lavorarci su e sviluppare la squadra per quanto possibile, senza limitarsi davvero a pensare che “è un momento così” (come da dichiarazioni del tecnico dopo la partita di Bologna). A società e allenatore spetta il compito di trovare le soluzioni giuste per completare la crescita di questo Toro. E di certo non sarà facile.

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