01:36 min
L'editoriale

Il classico contrappasso granata

Gianluca Sartori Direttore 
La partita di Empoli sfugge a ogni analisi, ma chi più sbaglia merita di perdere. Se però fosse una sconfitta indolore?

A volte è proprio difficile ricondurre ciò che succede al Torino a un senso logico. Spendiamo giorni ad analizzare il momento di una squadra, le statistiche, i trend di fasi difensive e offensive. Poi capita che Cambiaghi, attaccante con zero centri, segni il gol della domenica contro i granata. Capita che una delle migliori difese subisca tre gol dal peggiore attacco del campionato. Capita poi che Bellanova, uno dei tre top player del Torino, con un regalo da Scuola Calcio vanifichi un assist realizzato due minuti prima. Capita infine che Niang, ex mai troppo rimpianto e calciatore che in Serie A non ha mai dimostrato di fare la differenza, punisca il Toro al 94’.

Quando c’è di mezzo il Toro, l’imponderabile del calcio emerge quando meno te lo aspetti. Le statistiche della partite di Empoli dicono che i granata avrebbero meritato di più, ed è probabilmente così, ma quando si concedono tre gol come quelli concessi dai granata la sconfitta diventa automaticamente una conseguenza. Il lato positivo è che la sconfitta potrebbe risultare indolore in chiave Europa se un paio di risultati oggi quadrassero a favore dei granata. Ci riferiamo anche alla partita della Fiorentina contro la Juventus. E, seguendo la logica dell’ineffabile contrappasso granata, forse al Filadelfia devono davvero sperare che i bianconeri vincano. Almeno non sarebbe il Toro a resuscitarli, come accaduto altre volte in passato.