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EDITORIALE

In disaccordo con mister Juric

Gianluca Sartori Direttore 
Sarebbe dunque bello se in questo mercato gli venissero fornite, per completare la squadra e anche per mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità

Ivan Juric è un tecnico di valore e uno stimabile professionista che ha fatto e sta facendo al Torino un bel lavoro sotto tutti i punti di vista. Inoltre, lui ha il patentino da allenatore e chi scrive no; dunque, non c’è dubbio su quale sia il parere più autorevole. Fatta questa doverosa premessa, dopo aver visto e vissuto Torino-Verona ci sentiamo di dire che siamo in disaccordo con lui su un paio di cose.

La prima: appare ormai evidente che l’opzione Vlasic falso nove andrebbe utilizzata solo in caso di emergenza. In primis ci parrebbe una buona idea quella di mettere i giocatori migliori nelle posizioni a loro più congeniali. Poi il Torino è sempre stato inoffensivo o quasi, quando ha giocato senza un attaccante vero: si vedano le partite contro Sassuolo, Juventus e Bologna. Il match casalingo vinto con la Sampdoria al momento pare la classica eccezione che conferma la regola. A conferma di ciò, con il Verona il Toro si è reso più pericoloso quando c’era Sanabria in campo.

La seconda: Juric ha affermato di non essere deluso, ma non era esagerato avere qualche aspettativa in più visto il bel Toro dell’amichevole di Monza, anche se le situazioni erano ovviamente diverse. Solo cinque tiri prodotti (tre nello specchio, due fuori), contro gli otto totali effettuati dal Verona, sono un po’ pochini se si gioca in casa contro una squadra reduce da dieci ko consecutivi, e il giudizio sulla prestazione non sarebbe cambiato anche in caso di vittoria “sporca” ottenuta nel finale (cosa che, comunque, al Torino accade troppo raramente). Se Juric non è deluso, significa che non ha una grande opinione della rosa attuale e che di conseguenza è convinto di non avere le armi per competere appieno per la zona Europa. Sarebbe  bello se in questo mercato gli venissero fornite, per completare la squadra e anche per mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità.