l'editoriale

Meno ventuno alla salvezza

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La squadra inizia a intravedere una luce in fondo al tunnel
Gianluca Sartori Direttore 

Dalla sosta di novembre in poi il Torino è una squadra viva. Già contro Monza, Napoli e Genoa si erano visti dei miglioramenti, almeno sotto il profilo della compattezza. La squadra aveva fatto capire di essere in crescita, serviva però l’episodio in grado di regalare una vittoria che restituisse fiducia. Il Toro lo ha trovato grazie a Che Adams e alla sua prodezza che può davvero rappresentare un punto di svolta per il campionato dei granata. L’aspetto psicologico è sempre determinante: quando si arriva da un filotto di risultati negativi si tende a vedere tutto nero, l’abilità sta nel tenere duro e nel pensare alle soluzioni più che ai problemi.

Ci sta riuscendo Paolo Vanoli, che sapeva di dover inventarsi qualcosa in un mese di dicembre determinante in attesa del mercato di gennaio. Il tecnico è riuscito a trovare delle certezze nelle scelte tecniche dando un’identità alla squadra ma allo stesso tempo sta tenendo tutti sulla corda. E ad Empoli è stato bravissimo nel preparare e applicare un piano gara che ha funzionato alla perfezione. Si vedrà contro Bologna, Udinese e Parma quali saranno gli effetti della scarica di adrenalina regalata da Adams. Adesso per il Torino è fondamentale tenere i piedi per terra e pensare a mettere in sicurezza l’annata: mancano ventuno punto alla fatidica quota quaranta, non si può dimenticare che la squadra ha limiti evidenti. Ma finalmente Vanoli e i suoi ragazzi vedono la luce in fondo al tunnel e, forse forse, se lo meritano.

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